Migranti, sbarchi in aumento: in Sardegna è caccia ai nuovi centri accoglienza

Aumentano gli sbarchi e aumenta il numero degli stranieri che cercano protezione nel nostro paese, e così anche le Prefetture isolane corrono ai ripari: tra settembre e ottobre gli uffici di Cagliari, Nuoro e Oristano hanno pubblicato nuovi bandi per trovare altri centri di accoglienza straordinaria.

L’ultimo è quello della Prefettura di Cagliari: “Stante il perdurare dell’emergenza migratoria nella Penisola e, tenuto conto che le strutture proposte dai soggetti partecipanti nelle ultime gare si sono rivelate insufficienti a soddisfare il bisogno crescente di posti letto – si legge nel documento pubblicato una settimana fa – la Prefettura di Cagliari emana il presente avviso finalizzato ad acquisire urgentemente proposte di ulteriori nuove strutture temporanee”. I Cas, centri di accoglienza straordinaria, scarseggiano anche nel resto dell’Isola e così pure i prefetti di Oristano e Nuoro hanno firmato bandi analoghi: le strutture sono tutte piene, altre sono state chiuse perché giudicate inidonee. Si cercano soggetti pubblici o privati che garantiscano ospitalità, assistenza amministrativa e tecnica, cure e sostegno, forniscano pasti e beni di prima necessità.

Gli arrivi non sembrano fermarsi: l’ultimo report del ministero dell’Interno, il “Cruscotto statistico giornaliero” pubblicato due giorni fa, registra un aumento degli stranieri arrivati nel nostro paese: il 25 ottobre 2015 i migranti sbarcati nei porti italiani erano 139.712, oggi siamo a 154.776, il 10% in più, dovuto anche al clima mite di queste ultime settimane che ha incoraggiato la partenza dalle coste libiche. Le cifre, comunque, non si allontanano molto da quelle del 2014, segno che quello dei migranti in viaggio per il Mediterraneo non è un’emergenza temporanea ma una tendenza ormai consolidata.

Numeri e Sardegna. La quota di migranti assegnata all’Isola in base all’accordo tra Stato e Regioni nel 2014 era del 2,96%, oggi il report ministeriale ci dice che arriviamo al 4% con 5955 immigrati. Non siamo comunque la regione più impegnata: prima di noi ci sono Lombardia (13%), Sicilia (9%), Piemonte, Lazio, Veneto e Campania (8%), Toscana, Emilia Romagna e Puglia (7%), Calabria (4%). Complessivamente dal 1 gennaio al 25 ottobre 2016 sono arrivati nell’Isola tra sbarchi diretti (quelli dall’Algeria alle coste del Sulcis) e indiretti (tramite le navi del soccorso nazionale e internazionale) 7072 persone, alcune sono state espulse subito, la maggior parte è invece ospitata nei 124 centri di accoglienza straordinaria (erano 85 nel 2015) in tutta l’Isola. Quasi la metà dei migranti si trova in provincia di Cagliari, gli altri, ripartiti in base alla popolazione residentem tra Sassari, Nuoro e Oristano. Da 2014 a oggi sono approdate nell’Isola 16355 persone.

Cagliari è la nona città tra i porti italiani per numero di stranieri sbarcati: dal 1 gennaio a oggi sono 6678 gli uomini, donne e bambini approdati nel capoluogo con le navi del soccorso nel Mediterraneo. Numeri nella media, se consideriamo che al porto di Pozzallo ne sono arrivati quasi 17mila, a Palermo 15mila, a Messina 14mila. L’ultimo sbarco di migranti a Cagliari è stato il più imponente di sempre: la nave spagnola Rio Segura lo scorso 6 ottobre ha portato 1258 profughi, tra cui 232 bambini e ragazzi.

Minori stranieri non accompagnati. A proposito di minori, si tratta di un’altra questione spinosa nell’accoglienza isolana: i centri per Msna, minori stranieri non accompagnati, sono pochissimi e la maggior parte di loro è ospitata insieme agli adulti. La Prefettura di Cagliari appena due settimane fa ha pubblicato un nuovo bando specifico: si cercano associazioni o privati per l’affidamento temporaneo di ragazzi di età superiore ai 14 anni in attesa che il sistema per l’accoglienza dei minori gestito dai comuni entri a regime. Nel 2016 i minori accolti in Sardegna sono 1610, praticamente un migrante su cinque ha meno di 18 anni. L’anno scorso erano appena 235, segno che l’età dei viaggi attraverso il Mediterraneo si sta abbassando notevolmente.

Sprar. Va malissimo, purtroppo, sul fronte della seconda accoglienza, la rete Sprar: solo 10 sui 377 comuni isolani ha messo in piedi progetti di protezione per richiedenti asilo, quelli su cui si costruisce la vera integrazione attraverso piani di lavoro e formazione.

Emergenza. Che si tratti di ospitare minori o adulti, il carattere degli ultimi bandi pubblicati dalle prefetture è sempre di emergenza: manifestazioni di interesse e procedure negoziate, convenzioni provvisorie firmate in tempi ristrettissimi. Eppure, come dimostrano i numeri degli ultimi anni, quella dei migranti in viaggio verso l’Europa è ormai una realtà. “L’emigrazione fa parte della storia dell’umanità – ha sottolineato il presidente dell’Anci Pier Sandro Scano intervenuto questa mattina a Cagliari alla presentazione del terzo Dossier Statistico Immigrazione crato dal Centro studi e ricerche Idos – e dobbiamo prendere atto che il nostro futuro è multietnico e multiculturale. Abbiamo due continenti a strettissimo contatto, l’Europa, ricca e vuota, e l’Africa, piena e poverissima. Ci troviamo davanti a uno dei grandi temi mondiali, è ora di pensare a governarlo anche se la sfida che ci aspetta è difficilissima”.

(Foto di Roberto Pili)

Francesca Mulas

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