“L’assessore regionale all’Agricoltura Oscar Cherchi ha mentito clamorosamente sul decreto col quale la scorsa estate ha salvato la Enervitabio e le serre fotovoltaiche di Narbolia”. L’accusa arriva direttamente da Giorgio Vargiu, segretario di Adiconsum Sardegna, da Graziano Bullegas, presidente regionale di Italia Nostra e dal portavoce del Comitato S’Arrieddu Pietro Porcedda, che sulla vicenda hanno anche presentato un esposto denuncia alla Procura della Repubblica di Oristano e alla Procura generale presso la Corte d’Appello di Cagliari.
I fatti riguardano la realizzazione dell’impianto per la produzione di energia elettrica di Narbolia la scorsa estate con capitali cinesi. I lavori erano cominciati grazie a una autorizzazione firmata dal Suap del Comune di Narbolia e non dalla Regione Sardegna come previsto dalle normative. La conseguenza fu che la Enervitabio venne tagliata fuori dalla graduatoria del Conto energia per l’accesso ai contributi statali per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
“Il fatto grave – hanno affermato gli autori dell’esposto – è che quello dell’assessore Cherchi si è rivelato un decreto ad azienda”. “L’unica azienda ad averne beneficiato è stata infatti proprio la Enervitabio – spiegano ancora Vargiu, Bullegas e Porcedda, ricordando che a suo tempo l’assessore Cherchi aveva parlato di decreto di pubblica utilità che andava incontro alle richieste di ‘una valanga di aziende’ che si trovavano nella stessa situazione della Enervitabio -. La realtà hanno concluso i rappresentanti di Adiconsum, Italia Nostra e Comitato S’Arrieddu, è che tutta la Regione ha fatto carte false per favorire interessi che non sono quelli della Sardegna”.