Tutto come annunciato. Come se niente fosse. Senza alcuna spiegazione pubblica, senza alcuna risposta agli interrogativi posti al’interno del Partito democratico da esponenti di rilievo come Stefano Fassina, Arturo Parisi e Guido Melis. Per il prossimo 11 luglio è fissata la riunione della Fondazione del Banco di Sardegna per la nomina del nuovo presidente: Antonello Cabras, senatore del Pd nella passata legislatura e per altre tre precedenti, deputato, consigliere regionale, presidente della Regione e anche sindaco di Sant’Antioco. La notizia, che circola da mesi nel mondo politico, viene rilanciato oggi da l’Unione sarda in una breve notizia nelle pagine economiche.
Tutto come previsto. Anche nella tempistica. Quando nel marzo scorso emerse la notizia dell’avvicendamento al vertice della Fondazione tra Antonello Arru e appunto Antonello Cabras, si scatenò una durissima polemica. Erano i giorni nei quali il tema delle inopportune relazioni tra i partiti e le banche era al centro del dibattito politico. Antonello Arru poi,come previsto, fu nominato alla guida dell’istituto. Ma Antonello Cabras non ne prese immediatamente il posto. La guida della Fondazione passò al vicepresidente facente funzioni Franco Mannoni.
Un rinvio di pochi mesi che ha evitato la contestualità delle nomine e ha contribuito a sopire lo scontro politico. Nel frattempo è nato il governo Letta, si sono svolte le elezioni amministrative ed è nei fatti cominciata la campagna elettorale per le Regionali. In questo clima “sedato”, ecco la notizia del compimento definitivo dello scambio di poltrone.
Ne parlarono per primi, in una lettera pubblicata da la Nuova Sardegna, Mario Segni e Arturo Parisi (il quale ribadì i giudizi negativi sull’operazione in un’intervista a Sardinia Post). Si era nel pieno dello scandalo del Monte dei Paschi di Siena. Poi intervenne Guido Melis che definì “masochistica” – sempre dal punto di vista del Pd – l’intera vicenda. Prese posizione l’economista Francesco Pigliaru, già assessore al Bilancio nella giunta guidata da Renato Soru. Quindi Stefano Fassina in un’ intervista a Italia Oggi. Un giudizio lapidario. “La nomina di Cabras – disse l’attuale viceministro all’Economia – è inopportuna”. Ci fu anche un consigliere comunale renziano di Sassari – Simone Campus – che minacciò di “stracciare la tessera”.
E siamo a oggi. Cabras è stato nel frattempo cooptato all’interno del Comitato di indirizzo della Fondazione, l’organismo che designa il presidente. Mai ha affrontato pubblicamente le questioni politiche poste da quanti hanno criticato l’eventualità della sua nomina. Adesso, a quanto pare, stata anche fissata la data dell’evento.