Un “no” sul piano politico, metodologico e nel merito: in sintesi è la posizione dei parlamentari sardi del M5s che esprimono una valutazione negativa sul disegno di legge urbanistica della Giunta Pigliaru prossimo a fare il suo ingresso in Aula. Così scrivono in una nota, “è inopportuno che una legge di tale rilevanza venga discussa da un Consiglio regionale che non è più sostanzialmente rappresentativo della volontà dei sardi, come emerso inequivocabilmente dalle ultime elezioni politiche”.
Sul piano metodologico, “solo in apparenza la Giunta ha previsto la partecipazione dei cittadini, delle amministrazioni e delle associazioni all’elaborazione delle norme in questione: la proposta di legge è stata sostanzialmente sottoposta a ratifica posto che il risultato era già prefissato, non essendo credibile che a seguito degli ‘incontri’ potesse ripensarsi l’impianto della legge (fatto che infatti non è avvenuto)”. Quanto al merito, i parlamentari pentastellati criticano “la tendenza a favorire il consumo del suolo piuttosto che indirizzare verso il recupero del patrimonio immobiliare esistente; il tentativo di vulnerare il principio della inedificabilità all’interno dei trecento metri dalla linea di costa; il silenzio sul riutilizzo e la riqualificazione delle servitù militari; la previsione di progetti di particolare rilevanza sociale privi di qualsiasi connotazione e determinazione giuridica e la cui approvazione o meno è lasciata all’arbitrio delle decisioni politiche, con un insieme di ambiguità segnalate con forza anche dal Fondo Ambiente Italiano”. Per questi motivi i parlamentari si impegnano a “far aprire una discussione vera, non intrappolata in una legge scritta male, in modo da consentire alla Sardegna una pianificazione del territorio completa, con regole semplici e chiare, l’indicazione chiara dei beni della collettività non negoziabili, la visione precisa di un modello sostenibile di economia”.
La replica di Mura (Pd): “Intervento paradossale”. “Giunta regionale e Consiglio si impegnino fino in fondo per approvare la legge urbanistica che la Sardegna attende da tempo. Non ascoltino i 5 Stelle che li invitano a non lavorare più per produrre il miglior testo possibile. A fare, di fatto, ciò che stanno facendo loro. Nulla”. Così la deputata Pd Romina Mura replica alla bocciatura del dl Erriu da parte dei parlamentari pentastellati. “Trovo davvero paradossale che i parlamentari del Movimento cinque stelle, anziché incentivare il consiglio regionale sardo a portare a termine l’iter della legge urbanistica, migliorandola attraverso la discussione e il recepimento di quanto di meglio sta emergendo dal dibattito di questi mesi, lo invitano a lasciare perdere – attacca – Per quanto mi riguarda, mi aspetto invece, che la Giunta regionale e Consiglio si impegnino fino in fondo per approvare la legge urbanistica che la Sardegna attende da tempo. Servono regole e procedure chiare e semplificate per promuovere un sostenibile governo del territorio. I Comuni e le imprese hanno bisogno di confrontarsi con un quadro giuridico e urbanistico definito che promuova sviluppo sostenibile anziché burocrazia e intoppi”.
Foto d’archivio