“Come può pensare Ugo Cappellacci di apparire credibile davanti al Ministero, se non possiede alcuna opinione in merito agli identici progetti sulla terraferma di cui è competente?”. La replica alle dichiarazioni rese ieri ad Oristano dal governatore uscente Cappellacci (“No alle trivellazioni davanti alle coste“) è arrivata dal Comitato No al Progetto Eleonora. Nella nota si legge che il candidato di centrodestra “evita accuratamente di citare il famigerato Progetto Eleonora della Saras, che mira a perforare un pozzo esplorativo per ricerca di gas nel comune di Arborea. Ha citato, invece, il recente decreto firmato dal Ministro dello Sviluppo Economico Zanonato, competente in materia di rilascio di autorizzazioni nei mari sardi per la ricerca di petrolio e gas, che individua un’area appetibile per i petrolieri di 683 km2 nei fondali marini a ovest della Sardegna”.
“Il Presidente annuncia “battaglie straordinarie” e diffide contro lo Stato Italiano – prosegue la nota del Comitato – con l’intento di allontanare dai nostri mari la minaccia delle trivelle. Nel 2007 fu proprio la Saras S.p.A., lo stesso proponente del Progetto Eleonora ad Arborea, a richiedere il permesso di ricerca “Eleonora mare” nella costa oristanese e “Nora mare” nel Golfo di Cagliari. Richieste che vennero bocciate nel 2011 dal Ministero dell’Ambiente, come detto competente in materia di concessioni in mare. Stupisce che il Governatore uscente si dica pronto a battagliare per questioni che non gli competono, mentre continui a non pronunciarsi sui temi cui la Giunta regionale che egli presiede avrebbe titolo a decidere. Infatti è sulla terraferma che si giocano oggi le vere partite della speculazione energetica nell’isola, partite per le quali la competenza decisionale è in capo alla Giunta regionale”.
“Più seriamente, cosa intende fare l’attuale Governatore nel caso venisse confermato alla Presidenza della Regione?”, chiede il Comitato. “A fronte di un intero territorio che ha chiesto e chiede ogni giorno la bocciatura delle trivellazioni (11 Comuni, le delibere di tre Unioni dei Comuni, due pronunciamenti della Provincia di Oristano) e la riscrittura di un moderno Piano Energetico, intende Cappellacci concedere l’autorizzazione alla perforazione del pozzo Eleonora e dare il via alle trivellazioni per ricerca di idrocarburi nel sottosuolo sardo dei comuni interessati? Si parla del permesso Eleonora nell’oristanese, ma anche del permesso Igia nel Medio Campidano. E cosa ne pensa dei progetti di ricerca di fonti geotermiche, avanzati in numerose aree geografiche dell’isola e avversati anch’essi dalle popolazioni e dagli amministratori locali, come il recente permesso “Cuglieri”? Altri candidati alla Presidenza, alla pari di Ugo Cappellacci, si sono presentati e si recheranno in queste settimane nei paesi e nei territori interessati da interessi sulle fonti energetiche. Si tratta di occasioni nelle quali non potranno eludere i rispettivi propositi su questi temi. A tutti loro rinnoviamo quindi la stessa domanda rivolta, vanamente, da due anni al Governatore in carica e alla sua Giunta: qual è la vostra posizione sul Progetto Eleonora e su tutti gli altri progetti di trivellazione del sottosuolo sardo?”, conclude il Comitato No Eleonora.