Avviare un serio dibattito sul programma da presentare agli elettori e ricompattare il centrosinistra, che dopo le primarie del 29 settembre scorso sta “perdendo pezzi e credibilità”. Sono questi gli obiettivi dichiarati di ‘Siamo pronti’, la rete spontanea battezzata ufficialmente ieri a Sanluri e composta in larga parte dai sostenitori di Andrea Murgia.
“Registriamo il disagio rispetto alla solidità del centrosinistra che vede, alla luce degli ultimi avvenimenti, perdere pezzi e credibilità. Guardiamo con preoccupazione l’abbandono del tavolo da parte dei Rossomori e chiediamo al centrosinistra – si legge in una nota – di uscire dal letargo in cui è entrato dopo le primarie del 29 settembre”.
“Le regionali – scrivono ancora i promotori dell’iniziativa – si vincono proponendo ai sardi un progetto di governo chiaramente alternativo ai disastri delle giunte Cappellacci e non siamo interessati ad ingressi in coalizione da parte di partiti che hanno condiviso questa dannosa esperienza. Vogliamo portare avanti alcuni punti fermi sui quali abbiamo costruito il nostro progetto di cambiamento: l’etica e la sobrietà della politica; il rinnovamento della classe dirigente, legato al limite dei mandati e al cumulo delle cariche; le competenze come criterio per l’assunzione dei ruoli politici e amministrativi; la vocazione europea delle politiche per l’Isola; l’ascolto e la partecipazione come metodo di lavoro”.
La rete ‘Siamo pronti’ auspica l’avvio di un dibattito capillare nel territorio, che parta dalle proposte dei candidati alle primarie. “Ci impegniamo – conclude la nota – a portare avanti il lavoro iniziato dal comitato per Andrea Murgia Presidente e a metterlo a disposizione del centrosinistra per vincere la sfida del governo della Regione. Da oggi la nostra rete ha l’obiettivo di consolidarsi e darsi struttura, visibilità e un programma di attività. Siamo un’associazione temporanea di scopo che intende lavorare per elaborare un programma condiviso ed una visione di Sardegna comune a tutta la coalizione. Lavoriamo all’unità del centrosinistra, per un progetto di rinnovamento e formazione di una nuova classe politica”.