Quanto costa affittare un poligono militare in Sardegna? E, soprattutto, che cosa ne fa la Difesa dei ricavati? Vengono reinvestiti nell’Isola? Chi paga le bonifiche? Sono i quesiti al centro dell’interrogazione che il senatore del Movimento 5 stelle, Roberto Cotti, ha presentato e rivolto alla ministra della Difesa Roberta Pinotti. “In Sardegna – ricorda il parlamentare – i poligoni militari vengono destinati anche per esercitazioni di Stati stranieri, e le aree concesse in affitto ad aziende private (Piaggio, ex Finmeccanica, Leonardo, Alenia, Selex, Aermacchi, Vitrociset, Galileo Avionica, solo per citare le più importanti) per la sperimentazione, tra l’altro, di armamenti, razzi e finanche condotte per gasdotti (che vengono fatte esplodere)”.
LEGGI ANCHE: Piaggio, gli Emirati, la guerra in Yemen. E i test in Sardegna su missili e droni
Questo, dice Cotti, è quello che si sa, “ciò che nessuno sa con certezza è invece quanto ci guadagni la Difesa”. Al momento, aggiunge, “le uniche notizie attendibili al riguardo risalgono all’ottobre del 2003 quando il comandante del Pisq si lasciò scappare il dato sul costo d’affitto del poligono sperimentale di Quirra, indicandolo in 50mila euro all’ora. Nel corso degli anni e fino ad oggi tale quantificazione dei costi è stata ripresa, sempre uguale, dai media, ma non è più credibile”. Ora, conclude Cotti, “avendo appreso di recente, da fonti privilegiate, di prossime destinazioni d’uso dei poligoni sardi (guerra elettronica, sperimentazioni aero-spaziali, test di velivoli senza pilota, eccetera), non vorrei che la Difesa, con l’obiettivo di sbaragliare la concorrenza estera e trovare così nuovi clienti, si mettesse a lanciare saldi di fine stagione sulla pelle dei sardi”.