Pigliaru, la lettera di dimissioni inviata a Soru: “Il governatore non ha bisogno di più poteri”

Nell’ottobre del 2006, Francesco Pigliaru, dopo aver ricoperto per due anni il ruolo di assessore alla Programmazione, si dimise dalla giunta regionale guidata da Renato Soru. Lo fece con una lettera nella quale, riassumendo le ragioni del dissenso, illustrava la sua visione della funzione del presidente e dello “stile di governo”. E’ un documento che val la pena di rileggere nel momento in cui Pigliaru si candida a ricoprire quello stesso ruolo. Per questo Sardinia Post ha pensato di proporla ai suoi lettori. Ecco il testo.

Egregio Presidente,

credo sia mio dovere motivare la scelta di dimettermi dall’incarico di Assessore della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio, al termine di una collaborazione iniziata nel settembre 2003.

Il mio principale dissenso riguarda l’emendamento alla legge statutaria che prevede l’abolizione dell’Assessorato della Programmazione e il passaggio delle relative competenze direttamente in capo al Presidente. È una scelta che rispetto ma non condivido: come ti è noto da tempo, considero sbagliato separare la programmazione dal bilancio.

L’elaborazione del bilancio, in un ente complesso che deve rispondere ai cittadini di una politica e di un programma di sviluppo regionale, non è una operazione ragioneristica. Il governo regionale ha il dovere di collegare con chiarezza gli obiettivi che intende perseguire alle risorse finanziarie che il bilancio stanzia per raggiungere quegli obiettivi. È questo il senso delle più recenti riforme del bilancio che hanno istituito le funzioni-obiettivo e la riclassificazione degli elementi contabili in funzione delle strategie di sviluppo. Ed è in direzione di questa fondamentale riforma che va la legge di contabilità recentemente approvata dal Consiglio Regionale, frutto di una elaborazione e di un coordinamento congiunto delle due strutture tecniche competenti in materia di bilancio e di programmazione dell’Assessorato che ho diretto.

Lo spirito e le implicazioni organizzative di questa importante riforma, da me propugnata e approvata dalla Giunta e dal Consiglio Regionale, vengono ora sostanzialmente rimessi in discussione con la tua iniziativa. Se questo processo si interrompe la manovra di bilancio rimarrà poco trasparente e poco verificabile: senza una forte integrazione fra struttura del bilancio, programmi e indicatori di risultato sarà molto difficile per i cittadini capire come e per quali obiettivi si spendono le risorse pubbliche.

Una ulteriore e non secondaria conseguenza della tua proposta di riforma è l’accentramento dei poteri verso la figura del Presidente. La tua scelta di accelerare questo percorso mi ha sorpreso, per almeno due motivi.

Primo, in questo particolare momento della legislatura sono altre le questioni che dovrebbero avere la priorità e che richiederebbero un lavoro congiunto e una continuità organizzativa: la discussione della bozza finale del DSR, la messa a punto della prossima manovra finanziaria e di bilancio, l’imminente elaborazione del Programma Operativo Regionale a co-finanziamento comunitario, la progettazione integrata, il primo Programma Regionale di Sviluppo in corso di definizione.

Secondo, nell’attuale disegno istituzionale il Presidente ha già tutti i poteri di cui ha bisogno per guidare in modo efficace l’azione di governo in ogni suo aspetto, incluso quello della programmazione, esercitando una regia attenta e autorevole su assessori che interpretano il proprio ruolo con un ragionevole grado di autonomia.

Il problema riguarda semmai l’uso di tali poteri. Lo stile di governo adottato in questi due anni limita fortemente il ruolo istituzionale degli assessori, favorendo una eccessiva discrezionalità nelle mani di una sola persona e rendendo poco efficiente l’azione di governo in tutte le attività che richiedono pianificazione e organizzazione.

La tua richiesta di approvare immediatamente l’accorpamento in Presidenza delle competenze sulla programmazione e l’approvazione del disegno di legge sull’organizzazione regionale mi obbligano a una accelerazione del mio bilancio personale e politico entro la tua squadra di governo. Data l’importanza dei motivi che ho esposto, e poiché non sono io ad aver condotto la scelta dei tempi, non ritengo possibile né opportuno procrastinare oltre le mie dimissioni, pur nella consapevolezza – o forse proprio per la consapevolezza – delle sfide cruciali che attendono la nostra Regione e che richiedono una riflessione politica e organizzativa adeguata ai tempi.

Ti rendo atto e ti ringrazio delle tua più volte rinnovata richiesta di permanere nel mio incarico. Spero che il lavoro svolto in questi due anni ripaghi la fiducia assegnatami. L’Assessorato da me diretto ha lavorato intensamente per raggiungere risultati importanti nel risanamento delle finanze regionali e ha impostato su nuove e robuste basi tecniche la vertenza sulle entrate regionali: se l’articolo 102 della Finanziaria statale verrà approvato, la Sardegna avrà a sua disposizione risorse sufficienti per guardare con ottimismo alle proprie prospettive economiche.

Tutti gli obiettivi quantitativi di spesa dei fondi strutturali sono stati raggiunti. Allo stesso tempo, abbiamo lavorato per ottenere un miglioramento qualitativo nella spesa, collaborando con gli assessorati competenti per disegnare politiche e progetti in settori cruciali per il nostro programma, quale Master and Back per l’alta formazione.

L’impostazione data alla nuova fase della progettazione integrata, poi, ha attivato un processo capace di generare uno sviluppo locale basato su una migliorata consapevolezza da parte dei territori delle proprie reali opportunità di sviluppo.

Sono certo che vorrai garantire la continuità di tali politiche adottate dalla Giunta: nel farlo potrai sicuramente contare sulla fattiva collaborazione delle due strutture tecniche dell’assessorato, la cui competenza e dedizione ho avuto modo di apprezzare in questi due anni di lavoro comune.

Spero che la mia scelta non comprometta le ulteriori prospettive dell’azione di governo e formulo a te e a tutti gli assessori sinceri auguri di buon lavoro nella realizzazione del programma della coalizione.

Francesco Pigliaru

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