Sfuma la nomina di Stefano Deliperi nel Consiglio direttivo del Parco Molentargius. Le delibere con cui l’Assemblea del Parco aveva nominato l’ambientalista nel Consiglio direttivo dell’area umida protetta, pur regolarmente adottate e recentemente pubblicate nell’albo pretorio dei comuni consorziati, anche con l’acquisizione dell’autorizzazione di Giuseppe Mullano (dirigente della Corte dei conti), non sortiranno effetti concreti.
A svelare l’impedimento è stato lo stesso ambientalista con una nota in cui si evidenzia l’assenza, in ultimo, del necessario nullaosta del Segretariato generale della Corte dei conti, presso la quale Deliperi lavora. La motivazione sarebbe da ricercarsi negli effetti indiretti delle cosiddette norme anticorruzione volute dall’ex governo Monti.
La decisione del sindaco i Cagliari Massimo Zedda di cooptare Deliperi ai vertici del Parco Molentargius e la successiva nomina formalizzata dall’Assemblea degli enti locali consorziati aveva sorpreso positivamente e fatto discutere un po’ tutti. Deliperi, infatti, è un ambientalista concreto, meticoloso nelle sue denunce: il suo pregresso impegno e rigore non avrebbe che potuto fare bene all’area umida protetta, pur tra mille comprensibili difficoltà.
Ora ci si interroga sulle prossime mosse dell’Assemblea del Parco Molentargius e su chi sarà chiamato a sostituire Deliperi nel Consiglio direttivo, per quel decollo del compendio naturalistico finora mancato.