“Ho appreso solo ieri dalla stampa, dalla cronaca riportata dall’Unione Sarda, delle serie preoccupazioni espresse dal sindaco metropolitano Massimo Zedda, che non mi hanno per niente sorpreso, tant’è che le faccio mie”. Stefano Delunas, sindaco di Quartu Sant’Elena, interviene sulle dichiarazioni di Zedda a proposito delle possibili speculazioni edilizie sul tracciato delle nuove linee della metropolitana leggera e su quale sia il Consorzio più adatto alla gestione delle risorse finanziate.
“Nelle innumerevoli riunioni propedeutiche all’intesa per la definizione del percorso, che spero siano tutte verbalizzate presso la RAS – prosegue Delunas -, hanno partecipato per mio conto sia il vice sindaco Paolo Passino che l’assessore alla Viabilità e ai Trasporti Piero Piccoi, oltre ovviamente ai miei colleghi sindaci con i rispettivi dirigenti, ai vertici dell’Arst e dell’assessorato regionale ai Trasporti, e riportano tutte le posizioni dei vari esponenti politici, con tutte le loro posizioni e le loro critiche”.
“Il Comune di Quartu a sua volta rappresentò che il proprio tracciato sarebbe stato in primis vincolato alle scelte dei Comuni di Quartucciu, Selargius e in parte anche Monserrato, e che avrebbe accettato il percorso migliore previa condivisione di questi stessi Comuni” precisa ancora Delunas.
“Come azionista di CTM S.p.A. mi preme sottolineare che, sia nel CdA dello stesso organismo che nell’Assemblea degli azionisti, la posizione di Quartu è stata ampiamente documentata. Non solo. In occasione di due diverse audizioni dei vertici del CTM in Consiglio Comunale, la posizione avanzata dal Sindaco Zedda sulla gestione dei fondi per la realizzazione della metropolitana di superfice è stata perorata anche dal sottoscritto. Lo stesso ordine del giorno approvato dal nostro Consiglio Comunale fu trasmesso al presidente della Giunta Regionale e all’Assessorato regionale ai Trasporti. A questo punto credo sia necessario che il Sindaco Zedda convochi urgentemente la Conferenza dei Sindaci per comprendere meglio le sue preoccupazioni sulle speculazioni edilizie” conclude Delunas.