“De Benedetti e Cremonini hanno chiesto di visitare l’azienda zooagricola della società Bonifiche sarde ad Arborea e Marrubiu, circa mille ettari in tutto. Non volevano vedere altri terreni, né hanno chiesto informazioni su altre proprietà di Sbs, quindi nemmeno sull’area di Castiadas”. A sostenerlo è Antonello Melis, commissario liquidatore della Società bonifiche sarde in merito alle notizie su un presunto interesse di Carlo De Benedetti e Luigi Cremoni sui terreni di Cala Sinzias messi in vendita da Laore. Secondo quanto dice Melis, i due imprenditori hanno mostrato interesse solo per le attività agricole e zootecniche di Sbs.
Quanto alle proprietà pregiate dal punto di vista paesaggistico e naturalistico, l’indicazione che la Regione, attraverso la sua agenzia Laore, che detiene il 99,99 per cento delle azioni Sbs (lo 0,01% è della 3A di Arborea) è sempre stata chiara: “L’indicazione che Sbs ha sempre ricevuto è di non cedere le aree di pregio”, prosegue Melis. “Con gli uffici della Regione fu anche messo a punto un elenco di queste aree, con l’accordo che la Giunta regionale avrebbe stanziato ogni anno fondi per l’acquisto, a garanzia della loro tutela. Sarebbe stata una soluzione ottima, perché preservava le aree di pregio e contemporaneamente permetteva a Sbs di incassare e pagare i propri debiti. Ma la cosa non è mai riuscita a partire, perché prima che diventasse operativa è intervenuta la norma della spending review del governo Monti che impediva agli enti pubblici l’acquisto di immobili”.