Le associazioni ambientaliste Legambiente e WWF parteciperanno alla manifestazione che si terrà sabato 13 settembre a Capo Frasca in seguito ai devastanti incendi che un’esercitazione dell’aviazione tedesca ha causato nel territorio all’inizio del mese.
Legambiente e i suoi circoli ribadiscono la necessità di un programma generale per il disinquinamento con individuazione delle zone più esposte, la completa bonifica delle aree terrene e marine soggette alle scorie derivate dalle attività militari e la loro conclusiva messa in sicurezza.
Entrambe le associazioni chiedono la riduzione di tutti i poligoni presenti in Sardegna, iniziando da quello di Capo Frasca, sottolineando come le servitù militari rappresentino, oltre che un grave limite all’utilizzo del territorio da parte dei cittadini, una pericolosa fonte di inquinamento ambientale.
“Siamo in presenza di un territorio e di un mare malati, in cui il fondamentale diritto alla salute è da troppo tempo ignorato.” Legambiente e WWF, ricordando la presenza di tracce di Torio riscontrata due anni fa nelle ossa dei pastori di Quirra e le patologie registrate in prossimità dell’area dei poligoni, sottolineano che il prezzo delle attività militari in Sardegna non viene pagato soltanto dall’ambiente ma anche dalla popolazione locale, per la quale, d’altra parte, la bonifica e riconversione ad usi civili dei territori inquinati potrebbe rappresentare un’importante rilancio economico e occupazionale.
“Abbiamo sempre appoggiato l’azione della magistratura, ma riteniamo siano le autorità politiche a dover agire dopo anni di quiescenza”, ha dichiarato il WWF appellandosi inoltre alla Regione Sardegna e al presidente Pigliaru perché si impegni realmente, come annunciato nei giorni scorsi, verso la purificazione dei territori interessati.