La conferma al primo turno di Massimo Zedda a Cagliari è frutto della sua capacità di “fare il pieno” tra gli elettorati dei partiti che lo sostengono e conquistare voti anche nei partiti degli altri schieramenti. Lo sostengono i ricercatori dell’Istituto Cattaneo di Bologna che hanno analizzato i flussi elettorali fra le politiche del 2013 e le comunali di domenica.
Dallo studio si rileva intanto che “gli elettori della sinistra, in larga maggioranza, hanno confermato il voto a Zedda“, così come gli elettori del Pd. I quali, però, “hanno perso un flusso non trascurabile verso l’astensione, pari al 4,3 per cento degli aventi diritto. Il secondo dato rilevato dall’Istituto Cattaneo è relativo all’elettorato cagliaritano del Movimento 5 stelle che si è rivelato poco “fedele“. I voti 2013 del partito di Grillo sono andati sono andati sia verso Zedda (il 3,9% del corpo elettorale), sia verso il candidato del centrodestra Piergiorgio Massida (il 5%), sia verso l’astensione (il 5,7%).