Il post equivale a velo di maya strappato su un tema, quello dell’alleanza tra Lega e M5s, che nel dibattito politico sembra un tabù, di certo un qualcosa di inspiegabile sulla carta ma comunque digerito senza batter ciglio. Il post lo ha scritto la sociologa Lilli Pruna, ricercatrice all’università di Cagliari e storica militante della sinistra nonché direttore generale dell’assessorato regionale al Lavoro nel 2007.
Pruna si è rivolta ai parlamentari M5s Pino Cabras e Gianni Marilotti, entrambi con un passato nello stesso perimetro culturale e ideologico della sociologa: l’uno è stato dirigente della Fgci prima e del Pci poi; l’altro ha fatto il portavoce nell’Isola dei Democratici, ai tempi di Prodi. Pruna scrive: “Mi interrogo sul disagio (immagino che ci sia) di alcune persone di sinistra (come Pino Cabras e Gianni Marilotti) che sono entrate in Parlamento con i 5stelle e dovranno sostenere questo programma e questo Governo”.
Il riferimento di Pruna è all’Esecutivo a guida Conte e di cui si conoscono gli obiettivi, scritti nel contratto stipulato da Matteo Salvini e Luigi Di Maio, freschi di vicepremiership e diventati ieri ministri. L’alleanza Lega-M5s punta, tra le altre cose, su flat tax, legittima difesa domiciliare, sostegno alla ‘famiglia tradizionale’, respingimenti ed espulsioni degli immigrati. Una linea programmatica che, stando al ragionamento della Pruna, non può essere considerata un caposaldo della cultura progressista in cui Cabras e Marilotti si sono formati e hanno convintamente militato. (al. car.)