11,23. 1828 sezioni su 1836. Pigliaru 42,45%, Cappellacci 39,65%, Murgia 10,30%
22,02. 1.760 sezioni su 1.836. Pigliaru 42,2%, Cappellacci 39,8%, Murgia 10,4%
21,11. 1.689 sezioni su 1.836. Pigliaru 42,33%, Cappellacci 39,80%, Murgia 10,33%.
20,37. 1.664 sezioni su 1.836. Pigliaru 42,48%, Cappellacci 39,58%, Murgia 10,38%.
20,02. 1.626 sezioni su 1.836. Pigliaru 42,7%, Cappellacci 39,4%, Murgia 10,3%
19,51. “Chiunque si lancia in questa avventura ha qualche nome in testa per la Giunta”. Lo ha detto Francesco Pigliaru, rispondendo alle domande dei giornalisti che lo incalzavano sulla squadra di governo. Il governatore in pectore, però, non ha svelato alcun nome sui futuri assessori. Ha invece parlato della sua candidatura: “Mi ha chiesto un sacco di gente di candidarmi in tutti questi anni, lo hanno fatto dal momento in cui mi sono dimesso dalla Giunta Soru. Non ho partecipato alle primarie perché pensavo ci fossero candidati che andavano bene”.
19,42. “La vittoria di Francesco Pigliaru è una speranza di rinascita per una Regione straordinaria”. Lo afferma Debora Serracchiani, presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e componente della segreteria nazionale del Partito Democratico, commentando l’esito delle elezioni regionali in Sardegna. “L’orgoglio di una regione ferita da anni di non governo del centrodestra ha trovato una risposta nella figura concreta, competente e autorevole di Pigliaru con cui sono certa che instaureremo subito un rapporto di collaborazione. Le nostre sono entrambe Regioni autonome che possono e devono dare il loro contributo peculiare in sede di riforma del Titolo V e del Senato”. “Il segnale ulteriore che viene dall’astensionismo conferma l’urgente necessità di un’azione di governo incisiva che sblocchi il Paese e dia le risposte troppo a lungo attese per recuperare il rapporto – conclude Serracchiani – fra cittadini e politica”.
19,41. “Dispiace molto per Cappellacci che è stato comunque un buon presidente della regione, ma malgrado in passato sia stato un mago in campagna elettorale, Berlusconi questa volta non lo ha aiutato perchè ha fatto una campagna elettorale in cui esaltava Renzi e attaccava Alfano”. Lo dice Fabrizio Cicchitto (Ncd).
19,34. 1550 sezioni su 1836. Pigliaru 42,39%, Cappellacci 39,81%, Murgia 10,32%.
19,29. “Quello che gli elettori hanno chiesto ai partiti tradizionali è di vincere uno contro l’altro per mantenere l’esistente”. È un passaggio del discorso di Michela Murgia dopo il suo arrivo al quartier generale. “In forza di quel voto centrodestra e centrosinistra si scambiamo il primo e il secondo posto, ma la storia passata e recente ci insegna che lo stile di gestione della cosa pubblica che dobbiamo aspettarci sarà identico”, ha aggiunto la scrittrice sarda.
19,08. 1478 sezioni su 1836. Pigliaru 42,41%,, Cappellacci 39,68%,, Murgia 10,41%.
19,05. “Un grazie di cuore ai compagni, alle compagne, agli elettori di Sel: senza di loro centrosinistra non avrebbe vinto. Auguri di buon lavoro a Pigliaru ,ora servirà tanta passione e tanta buona politica per rimediare ai guasti della destra in Sardegna. Quando il centrosinistra si presenta con le carte in regola senza compromessi o ammiccamenti con la destra la vittoria e’ limpida”. Così Nichi Vendola su twitter commenta l’andamento dei risultati elettorali delle elezioni regionali della Sardegna.
18,51. “Ci hanno scelto 70 mila sardi: se non siamo in Consiglio regionale è per colpa di una legge antidemocratica e liberticida votata da centrosinistra e centrodestra”. Michela Murgia ha commentato così il risultato elettorale: appena arrivata al suo quartier generale di via San Benedetto a Cagliari ha letto un discorso preparato durante l’attesa dei risultati. “Noi non abbiamo apparati e niente da promettere se non il nostro impegno: un risultato del genere, da zero al 10%, si è registrato solo ai tempi del Psd’Az”.
18,49. “La politica è come la vita, è fatta di vittorie e sconfitte, la cosa importante è essere animati da passione sincera: vogliamo combattere per i sardi, per le battaglie storiche ed etiche, bisogna continuare a farle. Da oggi faremo opposizione corretta ma dura”. Così Cappellacci commenta l’esito ormai acquisito del voto. “Al centro – dice – c’è la Sardegna e noi faremo le sentinelle”.
18,44. “Ho chiamato Francesco Pigliaru quando ho visto che il distacco era ormai incolmabile e gli ho fatto sinceri auguri, ma ora lo attende un compito non facile”. Lo ha detto il presidente della Regione uscente, Ugo Cappellacci, commentando la sconfitta nel quartiere generale del centrodestra a Cagliari. “Non credo nel loro progetto e penso che con undici partiti nella coalizione avranno qualche problema di stabilità di governo”, ha concluso Cappellacci.
18,39. 1364 sezioni su 1836. Pigliaru 42,39%, Cappellacci 39,41%, Murgia 10,53%.
18,18. 1325 sezioni su 1836. Pigliaru 42,4%, Cappellacci 39,3%, Murgia 10,5%.
18,17. È stato necessario l’ultimo urlo di esultanza del suo staff per vedere un vero gesto di entusiasmo da parte di Francesco Pigliaru. Messo da parte il suo notorio aplomb inglese, il professore ha risposto all’incitamento della folla applaudendo e alzando le braccia al cielo. Subito dopo attimi di commozione in una saletta appartata quando é stato salutato “privatamente” dai più stretti collaboratori dello staff.
18.06. VIDEO. Ugo Cappellacci accolto dagli applausi nella sede elettorale di via Dante, a Cagliari.
18,05. È “una responsabilità importante” quella che aspetta Francesco Pigliaru al governo Regione Sardegna. “Sarò il presidente di tutti i sardi – ha detto – anche di quelli che non sono andati a votare e di coloro che invece hanno scelto il centrodestra”. Ai giornalisti il professore ha quindi ricordato le priorità del suo mandato: istruzione, lavoro, semplificazione burocratica.
18,04. “Voglio esprimere grande soddisfazione per la vittoria di Francesco Pigliaru alle elezioni regionali sarde. Soddisfazione per lui e per il Pd che torna protagonista del governo della Sardegna chiudendo la stagione della destra che male ha fatto a quella regione”. Lo afferma Gianni Cuperlo, leader della minoranza Pd, commentando l’esito delle elezioni regionali sarde. “Ora – sottolinea – bisogna cambiare. Certo l’affluenza sempre più bassa è un problema che chiama in causa la politica e che deve interrogare anche chi governerà la Sardegna. Io mi auguro che le capacità di Pigliaru e di chi insieme a lui guiderà la regione riescano a rimotivare i cittadini sardi che hanno bisogno di segnali forti per ritrovare una fiducia che la crisi sociale ed economica ha fortemente indebolito”.
18,03. Pigliaru ribadisce che la revisione del Piano paesaggistico della Sardegna è “di cartone” ed è pronto a rimettere mano al provvedimento varato dalla Giunta Cappellacci a sole 48 ore dal voto. “Vedremo le carte – ha chiarito – per valutare cosa fare”.
18,02. “Tanti auguri a Pigliaru, ma non cambierà nulla. La Sardegna può cambiare solo con la Zona Franca”. L’ultimo posto fra i sei candidati alla presidenza della Regione non demoralizza Gigi Sanna, leader del Movimento Zona Franca. Sanna, professore di latino e greco in pensione, ha seguito lo scrutinio delle elezioni assieme ai familiari nella sua casa oristanese di via Solferino. A risultato ormai acquisito e fatti i dovuti auguri al nuovo governatore, rilancia subito annunciando già per i prossimi giorni l’avvio di una nuova battaglia: “La vita continua. Una volta che ci siamo leccati le ferite, dobbiamo rimboccarci le maniche e metterci tutti insieme per battere questi due colossi in formazione bulgara che poi non sono altro che la vecchia Democrazia cristiana e il vecchio Partito Comunista”. Non ha intenzione di perder tempo e sta già lavorando per incontrare innanzi tutto i grillini e poi tutti i movimenti indipendentisti e anche Michela Murgia. “Dobbiamo fare un grande squadrone per battere Pigliaru e quelli uguali a lui. Ce la dobbiamo fare – ha aggiunto – perché quando saranno fatti fuori la Dc e il Pci, questo sono il centrodestra di Cappellacci e il centrosinistra di Pigliaru, sarà il grande momento storico della Sardegna e io lavorerò con grande determinazione per raggiungere questo risultato”.
Ore 17,59. Clima da stadio per l’arrivo di Cappellacci nella sede del suo comitato. “Abbiamo perso, questo non modifica di un millimetro le nostre posizioni – spiega il governatore – Saremo in Consiglio e faremo opposizione. Da domani politica con passione in favore della Sardegna e dei sardi”. Il presidente uscente non ha lesinato critiche per il comportamento di Mauro Pili e svela un retroscena: “Pigliaru mi ha chiesto se il dato fosse consolidato. L’ho subito rassicurato”. (m.m.)
Ore 17,51. Francesco Pigliaru era sicuro della vittoria sin dalla sua candidatura. “Lo sapevo già dal 6 gennaio – ha detto in una improvvisata conferenza stampa nella sua sede elettorale – Se si va in battaglia si va per vincere. Sono orgoglioso di non aver modificato il mio modo di parlare in queste settimane di campagna elettorale. Sono rimasto lo stesso di prima: non ho mai insultato nessuno, hanno vinto le nostre proposte concrete”. l nuovo governo nazionale il presidente in pectore Francesco Pigliaru chiede lo sblocco del patto di stabilità e più risorse per la ricostruzione post alluvione. “E’ vero che ci sono i soldi e ne servono di più ma anche quelli disponibili – spiega ai giornalisti – non si possono spendere a causa dei vincoli del patto di stabilità. Chiederò al nuovo governo di rivedere questi vincoli e di avere più risorse”.
Ore 17,40. “La vittoria di Pigliaru non cambia di una virgola il nostro modo di pensare rispetto ai partiti italiani. I sardi in realtà non hanno cambiato strada. Ci aspetteranno altri cinque anni di disoccupazione giovanile, occupazione militare, situazione dei trasporti disastrosa, poca attenzione alla lingua sarda e più in generale ci aspetterà una classe politica asservita ai poteri italiani”, così Pier Franco Devias, candidato governatore del Fronte Unidu Indipendentista, dal suo quartier generale di Nuoro sulla vittoria di Francesco Pigliaru. Il risultato del movimento di Devias, sia pur parziale a livello regionale, si attesta sull’1% con un picco a Nuoro città che arriva al 4%. “C’è qualche migliaio di sardi che ha deciso di accordarci la propria fiducia, ma non basta – ha spiegato Devias – la verità è che oggi ha perso tutta la Sardegna”.
Ore 17,33. “Grande Francesco, grande vittoria”. Così Matteo Renzi in una breve telefonata riferita da Francesco Pigliaru, governatore in pectore del centrosinistra. “Matteo ci ha dato una mano importante – ha sottolineato il professore – Sarà bello governare in parallelo”.
Ore 17,32. 1188 sezioni su 1836. Pigliaru 43,06%, Cappellacci 38,68%, Murgia 10,63%.
Ore 17.20. VIDEO. La calorosa accoglienza dei supporter di Francesco Pigliaru.
Ore 17.16. VIDEO. L’arrivo di Francesco Pigliaru nella sede elettorale di via Bottego, a Cagliari.
Ore 17,08. “Sassari é stata determinante per questo risultato. Ora questo territorio deve avere l’attenzione che merita”. Così il sindaco Pd e candidato alle Regionali Gianfranco Ganau.
Ore 17,06. 1.108 sezioni su 1.836. Pigliaru 43,5%, Cappellacci 38,6%, Murgia 10,7%
Ore 17.03. “Adesso comincia il difficile. Sono davvero molto felice e certamente consapevole della fatica che ci aspetta”. Così il segretario regionale del Pd Silvio Lai. Intanto dalla sede elettorale di Francesco Pigliaru fanno sapere che il neo governatore arriverà a piedi accompagnato dalla moglie, Adriana Diliberto. Alle 17,30 è prevista una conferenza stampa.
Ore 17,00. “Dobbiamo capire le ragioni dell’astensionismo e studiare le percentuali, comprendere perché non siamo stati in grado di convincere i sardi”, queste le dichiarazioni di Salvatore Cicu, primo big del centrodestra isolano ad essersi presentato nella sede del comitato elettorale di Ugo Cappellacci. (m.m.)
Ore 16,58. ”Lo straordinario risultato di Francesco Pigliaru è il frutto del grande lavoro del Pd sardo e il segno di un cambiamento importante per l’isola e per il Paese”: così Lorenzo Guerini, portavoce segreteria del Partito Democratico. ”Un successo – aggiunge – costruito tra la gente, nel territorio, con il vento della novità che viene dal nuovo Pd di Matteo Renzi. Non sfugge a nessuno il significato politico più generale di questa prova per la quale ringrazio i militanti, gli elettori, i volontari e tutto il partito che ci ha creduto fino in fondo”.
Ore 16,48. Matteo Renzi su Twitter: “Ho chiamato Francesco Pigliaru, nuovo presidente della Regione Sardegna”
Ore 16,47. Cagliari, 144 sezioni su 175. Pigliaru 44,26%, Cappellacci 37,4%, Murgia 11,99%.
Ore 16,45. È ufficiale, Francesco Pigliaru è il nuovo presidente della Regione Sardegna. Qui da Sardegna Possibile commenta Paolo Piras, segretario di Progres: “La vittoria di Pigliaru smentisce chi ci accusava di portar via voti alla sinistra, chi ci ha scelto lo ha fatto con coscienza e consapevolezza perché ha creduto nel nostro progetto. Ora dobbiamo impegnarci nel dare le risposte a quel 48% di elettori sardi che si sono astenuti dal voto”.
Ore 16,36. La notizia della telefonata tra Cappellacci e Pigliaru si è rapidamente diffusa nella sede del comitato elettorale. I più stretti collaboratori del governatore uscente confermano la debacle del centrodestra. (m.m.)
Ore 16,33. 978 su 1836. Pigliaru 43,1%, Cappellacci 38,5%, Murgia 10,6%.
Ore 16,23. Francesco Pigliaru conferma su Facebook: “Ugo Cappellacci mi ha chiamato per congratularsi per la mia vittoria. Grazie a tutti, ora cominciamo il domani!”.
Ore 16,21. 946 sezioni su 1.836. Pigliaru 43,3%, Cappellacci 38,6%, Murgia 10,4%.
Ore 16,17. Pigliaru è il nuovo governatore della Sardegna. Lo ha riconosciuto lo stesso Ugo Cappellacci che lo ha chiamato per congratularsi.
Ore 16,04. A Cagliari scrutinate 130 sezioni su 175. Il candidato del centrosinistra Francesco Pigliaru ancora in vantaggio col 44,01%. Segue Cappellacci con il 37,5%. Staccata Michela Murgia, al 12,01%.
Ore 16,02. 839 sezioni su 1836. Pigliaru 43,8%, Cappellacci 38,2%, Murgia 10,3%.
Ore 15,42. 731 sezioni su 1836. Pigliaru 44,5%, Cappellacci 38%, Murgia 10,4%.
Ore 15,30. 683 sezioni su 1836. Pigliaru 44,3%, Cappellacci 38,2%, Murgia 10,2%.
Ore 15,28. Sembra ormai confermato che Francesco Pigliaru arrivi in via Bottego intorno alle 17. Il suo entourage gli ha consigliato di attendere la chiamata di Ugo Cappellacci e solo dopo di muoversi verso il suo quartier generale per cominciare la festa e il bagno di folla.
Ore 15,15. “Scandaloso che in un paese civile dopo 8 ore dall’inizio dello spoglio siano state conteggiate solo il 25% delle schede”. Paolo Piras, segretario di Progres, si lamenta così della lentezza delle operazioni di spoglio.
Ore 15,09. Supera il 50% lo scrutinio pubblicato in diretta dai siti istituzionali dei principali Comuni capoluogo in Sardegna, Cagliari e Sassari. In 104 sezioni scrutinate su 175 a Cagliari città, il candidato del centrosinistra Francesco Pigliaru, è in vantaggio con il 44,09%, seguito da Ugo Cappellacci (centrodestra) con il 37,79%. Michela Murgia si ferma all’11,68%. A Sassari, in 72 sezioni scrutinate su 137, nella sua città Pigliaru è nettamente avanti con il 55,53%, seguito da Cappellacci con il 29,70%, mentre la Murgia arriva all’8,54%. Seguono Pili con il 4,25%, Pier Franco Devias con l’1,30% e Sanna con lo 0,5%.
Ore 15,04. 577 sezioni su 1836. Pigliaru 44,14%, Cappellacci 38,68%, Murgia 10,10%,
Ore 14:53. 546 sezioni su 1836. Pigliaru 44,2%, Cappellacci 38,7%, Murgia 10%.
Ore 14,31. 518 sezioni su 1836. Pigliaru 44,5% (79.650), Cappellacci 38,2% (68.429), Murgia 10,1% (18.067)
Ore 14,30. Cagliari, 93 su 175: Pigliaru 43,72%, Cappellacci 38,22%, Murgia 11,55%.
Ore 14,28. La sala al primo piano dell’hotel Panorama a Cagliari è ancora deserta. Nella sede elettorale il candidato presidente Mauro Pili non si è ancora visto. La porta é chiusa e non sono arrivati nemmeno altri candidati o sostenitori della coalizione del Popolo Sardo, sostenuta da quattro liste, Unidos, Fortza Paris, Mauro Pili Presidente e Soberania. Il deputato di Unidos, alla sua terza corsa alla carica di presidente della Regione, ha deciso al momento di attendere in privato il responso delle urne.
Ore 14,03. 391 sezioni su 1836. Pigliaru 44,08%, Cappellacci 38,32%, Murgia 10,55%.
Ore 13,31. 259 sezioni su 1836: Pigliaru 45,4%, Cappellacci 36,9%, Murgia 10,7%.
Ore 13,30. Moderato ottimismo nel quartier generale del candidato del centrosinistra Francesco Pigliaru, in via Bottego a Cagliari. Anche se nessuno – per scaramanzia – vuole sbilanciarsi sul possibile vincitore. Molti i politici passati nella sede elettorale per una prima analisi del voto. Tra i primi il segretario regionale del Pd, Silvio Lai, il consigliere regionale uscente e ricandidato Marco Espa, il consigliere Chicco Porcu, il deputato Marco Meloni, l’europarlamentare vincitrice delle primarie ma poi esclusa dalla corsa per lo scandalo dei fondi ai gruppi consiliari, Francesca Barracciu. “I nostri dati sono molto positivi – ha detto Lai – il segnale è che Pigliaru sia avanti con un margine significativo che si confermerà nelle prossime ore”. Ottimista anche Francesca Barracciu: “Secondo i dati attualmente in nostro possesso mantengo l’ottimismo, abbiamo fatto una buona campagna elettorale, ma il bilancio va fatto a spoglio ultimato”. Commenti preoccupati, invece, sull’astensionismo. “Un dato mai visto a questi livelli in una competizione regionale in Sardegna – ha sottolineato Barracciu – Deve far riflettere tutti i partiti, evidenzia la sfiducia che i cittadini hanno nei confronti della politica”. Parla chiaramente di un testa a testa Pigliaru-Cappellacci, la parlamentare del Pd Romina Mura. “Il voto si è polarizzato sulle due proposte – ha commentato – La proposta della Murgia, secondo quanto emerge da questi primi risultati, non ha fornito i dati sperati, questo dimostra che i sardi si vogliono confrontare con proposte serie”.
Ore 13,27. Cagliari, 72 sezioni su 175: Pigliaru ancora in testa con 43,08%. Cappellacci 38,52%. Murgia terza con 11,6%.
Ore 13,20. Risultati frammentari, ma tuttavia poco incoraggianti arrivano al quartier generale di Pier Franco Devias, candidato presidente del Fronte Indipendentista Unidu, in Corso Garibaldi a Nuoro. “Si sta consolidando il testa a testa degli schieramenti nazionali – ha detto Devias – e quindi del governo coloniale. Dai primi scrutini si può notare il risultato di Michela Murgia che non sbanca, alla fine si collocherà terza: non vorrei che l’operazione messa in piedi da Michela sia contro tutti i partiti indipendentisti che senza l’unità non vanno da nessuna parte”. Per quanto riguarda i numeri del suo partito, Devias commenta: “C’è ancora molto da scrutinare, in base ai risultati parzialissimi che ho a mia disposizione posso dire che siamo il terzo partito a Siniscola (dove Devias risiede, ndr), ho preso il 20% a Urzulei, il 15% a Fordongianus e l’8% a Bonorva. Questi sono i paesi dove sono andato meglio finora”. Ma c’è anche un elemento di rammarico per le prime notizie che giungono dai seggi: “I nostri rappresentanti di lista ci dicono che stanno annullando molti voti dove la croce del voto al movimento è stata apposta a fianco al simbolo e non sul simbolo. Su questa cosa voglio vederci chiaro nelle prossime ore”. Quanto al risultato finale per il suo movimento, Devias non fa previsioni: “Ciò che importa non sono i numeri ma quanto i sardi sono disponibili a difendere il loro paese dalle invasioni coloniali”.
Ore 13,05. Cagliari, 53 sezioni su 175: Pigliaru 43,38, Cappellacci 38,2, Murgia 11,8
Ore 13,00. 234 sezioni su 1836: Pigliaru 45,67%, Cappellacci 36,17%, Murgia 10,77%, Pili 5,87%, Devias 1,01%, Sanna 0,49%
Ore 12,38. Sempre avanti Francesco Pigliaru a Sassari. Secondo i dati pubblicati sul sito istituzionale del Comune, quando lo scrutinio ha superato il 25%, il candidato del centrosinistra è in vantaggio nella sua città con il 56,82%. Cappellacci è fermo al 28,52%, mentre Michela Murgia arriva all’8,55%. Mauro Pili raggiunge il 4,25%, l’indipendentista Pier Franco Devias supera di poco l’1%, mentre Gigi Sanna resta allo 0,55%.
Ore 12,35. 186 sezioni su 1836: Pigliaru 46,07%, Cappellacci 36,96%, Murgia 10,19%, Pili 5,48%, Devias 0,85%, Sanna 0,44%
Ore 12,30. Dopo quasi sei ore dall’inizio dello spoglio arrivano i primi dati da Olbia, una delle città della Gallura che era stata colpita maggiormente dall’alluvione del 18 novembre scorso. In 3 sezioni su 48 Francesco Pigliaru è in vantaggio con il 43%, mentre il governatore uscente, Ugo Cappellacci resta al 41%. Molto staccata la scrittrice Michela Murgia (8%), mentre Mauro Pili è al 5%. Sotto l’1% l’indipendentista Pier Franco Devias e Gigi Sanna.
Ore 12,19. Cagliari, 31 sezioni su 175: Pigliaru 42,2%, Cappellacci 39,2%, Murgia 12%.
Ore 12,05. Cagliari, 26 sezioni su 175: Pigliaru 42,2%, Cappellacci 39,27%, Murgia 12,09%.
Ore 12,01. 82 sezioni su 1836: PIGLIARU 41,54% – CAPPELLACCI 42,32% – MURGIA 10,04% – PILI 4,96% – DEVIAS 0,72% – SANNA 0,39%
Ore 11,54. Cagliari, 22 sezioni su 75: Pigliaru 42,32%, Cappellacci 38,6%, Murgia 12,6%.
Ore 11,52. Michela Murgia trionfa a Las Plassas, piccolo comune del Medio Campidano nel sud Sardegna. Con la sua coalizione Sardegna Possibile arriva al 38,97%, lasciando indietro Francesco Pigliaru al 34,53% e Ugo Cappellacci al 22,05%. Mauro Pili riesce ad ottenere il 4,41%, mentre l’indipendentista Pier Franco Devias non ha nemmeno un voto come Sanna. Hanno votato 138 elettori su 243 aventi diritto.
Ore 11,42. Iniziano ad arrivare i primi dati molto parziali anche del capoluogo Iglesias, città natale del candidato Mauro Pili. Nella prima sezione scrutinata su 33, Pili raggiunge il 12,5%. Stesso risultato per Michela Murgia, mentre è in vantaggio Francesco Pigliaru con il 43%. Ugo Cappellacci si ferma al 31%. Zero voti per Gigi Sanna e l’indipendentista Pier Franco Devias.
Ore 11,38. Secondo i primi dati dello spoglio che vengono pubblicati dalla Regione, a Nuoro (2 sezioni su 45), città natale di Pier Franco Devias, il candidato governatore del Fronte Indipendestista Unidu raggiunge per ora il 2,1%. Primo, davanti a tutti, sino a questo momento, è Francesco Pigliaru con il 46%, seguito da Ugo Cappellacci al 35%, quindi Michela Murgia all’11%. Staccati Mauro Pili al 3% e Gigi Sanna all’1%.
Ore 11.30. Nuovi dati: 49 sezioni su 1836. Ugo Cappellacci 44,1 % (voti 4268); Francesco Pigliaru 40,01% (voti 3865); Michela Murgia 9,98% (voti 964).
Ore 11,29. A Cagliari 11 sezioni su 175: Ugo Cappellacci 41,1% (1378 voti); Francesco Pigliaru 40,3% (1352 voti); Michela Murgia 12,2% (412 voti).
Ore 11,24. I dati dello spoglio arrivano con estrema lentezza. I motivi sono spiegati in una breve nota dell’Ufficio stampa della Regione. Le disposizioni sono infatti molto rigide. “È vietato eseguire lo scrutinio dei voti di preferenza separatamente dallo scrutinio dei voti di lista; è vietato eseguire lo scrutinio i voti di lista separatamente dallo scrutinio dei voti per il candidato alla carica di Presidente della Regione”. Questa è una delle disposizioni, inserite nella legge regionale n. 7 del 1979 per l’elezione del Consiglio Regionale che sta rallentando, di fatto, le operazioni di spoglio e l’invio dei dati dai Comuni al servizio elettorale della Regione. Oltre a fissare questo criterio rigido per lo spoglio, un altro “intoppo” è rappresentato dalle timbrature. La norma al quarto comma dell’art. 64, prevede che “quando una scheda non contiene alcuna espressione di voto, sul retro della stessa viene subito impresso il timbro della sezione”. Timbro che va apposto subito anche sulle schede che contengono un voto di lista, ma senza l’indicazione della preferenza per il consigliere. Infine, va apposto timbro “in tutte le parti in cui sono riportati i nomi e i cognomi dei candidati alla carica di Presidente”, per le schede dove l’elettore non ha espresso il voto per il Presidente.
Ore 11,18. Pigliaru in vantaggio nella sua città natale, Sassari. Secondo i primi dati pubblicati sul sito istituzionale della seconda città della Sardegna, che riguardano 18 sezioni su 137, il candidato del centrosinistra arriva al 57,6%, mentre lo sfidante e governatore uscente, Cappellacci (centrodestra) si ferma al 27,7%. Michela Murgia (Sardegna Possibile) arriva all’8,9%, mentre Mauro Pili (Popolo Sardo) resta al 5,8%. L’indipendentista Pier Franco Devias supera l’1%, mentre arriva allo 0,5% Gigi Sanna (Movimento Zona Franca).
Ore 11,08. 17 sezioni su 1836: PIGLIARU 45,18% – CAPPELLACCI 38,24% – MURGIA 11,10% – PILI 4,40% – DEVIAS 0,63% – SANNA 0,44%
Ore 11,04. “Gramsci oggi non sarebbe contento del suo popolo, lui che aveva sempre odiato gli indifferenti. La metà dei sardi hanno rinunciato ad un diritto conquistato col sangue”. Lo ha dichiarato Pier Franco Devias (Fronte Indipendentista Unidu) commentando il forte astensionismo. “Si sta profilando ciò che temevamo – ha aggiunto – ancora una volta i poteri forti del colonialismo reggono. Il clientelismo regna sovrano, c’è chiaramente un voto di interesse”.
Ore 11. Franco Marras, responsabile della Segretaria organizzativa del Pd, traccia un quadro complessivo sull’andamento del voto. “Il vantaggio è netto e consolidato a Sassari e a Nuoro. Stiamo andando bene anche a Cagliari. A Quartu, invece, Pigliaru è avanti nelle sezioni della città, mentre è indietro in quelle della Costa (per esempio a Margine Rosso). In Gallura è testa a testa”. (al.ca.)
Ore 10,59. Ad Alghero sono state scrutinate 11 sezioni su 53 (votanti 19644). Ugo Cappellacci 1622 voti 47.21%, Francesco Pigliaru 1428 voti 41,56%, Michela Murgia 302 voti 8,79%. Fonte (Alguer.it)
Ore 10,53. Secondo quanto riporta il sito istituzionale del Comune del capoluogo (non sono ancora disponibili i dati sul sito della Regione Sardegna), a Cagliari 7 sezioni su 175, è testa a testa fra Cappellacci che ottiene il 42,2%, e Pigliaru che arriva al 40%. Michela Murgia 11,2%, mentre Mauro Pili al 5,1%. Sotto l’1% Pier Franco Devias e e Gigi Sanna.
Ore 10,36. Nuovi dati ufficiali. 14 sezioni su 1836. CAPPELLACCI 39,20% – PIGLIARU 42,98% – MURGIA 12,33% – PILI 4,54% – DEVIAS 0,56% – SANNA 0,37%
Ore 10,28. Pigliaru vince in un altro dei comuni più piccoli della Sardegna, Albagiara, in provincia di Oristano, dove registra il 62,99%. Cappellacci si ferma al 18,1%, mentre Michela Murgia resta al 6,3%, superata da Mauro Pili che arriva all’11,8%. L’indipendentista Pier Franco Devias ottiene lo 0,78%, mentre nessun voto per Gigi Sanna. Nel piccolo paese su 273 aventi diritto hanno votato in 134 (il 49,08%).
Ore 10,15. Francesco Pigliaru ha vinto nella sezione 421 di Cagliari (via Liguria) con 218 voti. Seguono: Cappellacci 148, Murgia 48, Pili 29, Devias 4, Sanna 0. Schede nulle 12, bianche 3.
Ore 10,12. Valentina Sanna, capolista Comunidades, coalizione Sardegna Possibile: “L’astensionismo che abbiamo registrato, con un sardo su due che non è andato a votare, è un dato che deve preoccupare: è evidente che in troppi hanno scarsa fiducia nella propria capacità di cambiare le cose o poco interesse. È difficile comunque analizzare i motivi che hanno portato a questo risultato, non sappiamo ancora chi non è andato alle urne. Sicuramente la legge elettorale ha tagliato la possibilità per tanti di andare a votare”. Omar Onnis, assessore in pectore alla cultura: “La metà degli elettori sardi non ha votato: è una risposta su cui tutti si devono interrogare, e di sicuro anche chi vincerà non potrà gioire a pieno di questa vittoria. Possiamo affermare per certo che la responsabilità di questa disaffezione verso la politica sta tutta nelle spalle di chi ci ha preceduto”.
Ore 10,09. Nel quartier generale di Cappellacci arriva Giulio Steri, capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale. L’esponente dello scudocrociato conferma il vantaggio del centrodestra a Maracalagonis e Budoni: “Stiamo parlando di due paesi in cui siamo tradizionalmente radicati”. (ma. ma)
Ore 9,54. La diffusione dei dati sullo spoglio è improvvisamente rallentata perché molti presidenti di seggio stanno conteggiando insieme le preferenze del presidente e quelle degli aspiranti consiglieri. Questo a differenza del metodo seguito nelle sezioni di cui si conoscono già i dati definitivi e dove il calcolo dei voti dati ai candidati governatore hanno avuto la precedenza. (al. car.)
Ore 9,40. Primi dati ufficiali per lo spoglio del presidente della Regione: 6 sezioni su1836. CAPPELLACCI UGO 45,92 (centrodestra)- PIGLIARU FRANCESCO 35,92 (centrosinistra) MURGIA MICHELA 8,51 (Sardegna Possibile); SANNA GIGI 0,37 (Movimento Zona Franca) DEVIAS PIER FRANCO 1,11 – (Fronte indipendentista Unidu); PILI MAURO 8,14 (Unidos) (ANSA).
Ore 9,26. Lo staff di Ugo Cappellacci inizia a maneggiare i primi dati provenienti dai rappresentanti di lista. Pierpaolo Cassoni, responsabile regionale dei giovani azzurri, informa la stampa sui risultati di Quartucciu. In quattro sezioni su cinque del centro dell’hinterland cagliaritano avrebbe prevalso il governatore uscente. Nessuno si sbilancia per eventuali previsioni sull’andamento dei primi trend. (ma. ma.)
Ore 9,25. Primissimi dati da Baradili (38 votanti): Pigliaru 53, 8%, Cappellacci 24, 64. Scrutinio terminato nel paese in provincia di Oristano: davanti il candidato del centrosinistra, segue il presidente uscente. Terza Michela Murgia col 12, 82 e quarto Pili col 7, 69 %..
Ore 9,14. Nella sede di via Bottego è appena arrivato Filippo Spano, il responsabile della campagna elettorale di Francesco Pigliaru. Volto disteso, Spano ha subito parlato con Franco Marras, a capo della Segretaria organizzativa del Pd sardo. (al. car.)
Ore 9,07. Francesco Pigliaru ha vinto nella sezione 113 di Villanova, quartiere cagliaritano. Il candidato del centrosinistra ha raccolto 218 voti. Seguono Cappellacci a 131 e Murgia a 68. Il dato è definitivo. (al. car.)
Ore 9,02. Il comitato del governatore uscente si è animato grazie alla presenza di alcuni “big” del centrodestra cagliaritano. Da una decina di minuti sono arrivati in via Dante Giandomenico Sabiu, ex capo di gabinetto in Viale Trento, Alessandro Serra, portavoce di Ugo Cappellacci e Pierpaolo Cassoni, responsabile regionale dei giovani di Forza Italia. (ma. ma)
Ore 8,55. Arriva un altro dato da Cagliari, sezione 303 di Pirri: Pigliaru 245; Cappellacci 183; Murgia 54; Pili 24; Devias 2; Sanna 2. Schede bianche 5, nulle 13. (al. car.)
Ore 8,50. Secondo fonti dell’Agenzia Italia rilanciate via Twitter da La Nuova Sardegna lo scenario, a un’ora e mezza dall’inizio dello spoglio è chiaro. Testa a testa tra il governatore e ricandidato di centrodestra Cappellacci e il candidato di centrosinistra Pigliaru. Staccata l’outsider Murgia con la coalizione Sardegna possibile. Seguono gli altri tre candidati: il deputato Mauro Pili (Coalizione del popolo sardo), Pier Franco Devias (Fronte Indipendentista Unidu) e Gigi Sanna (Movimento Zona Franca). Questo secondo i primi dati, ufficiosi, che arrivano dai seggi.
Ore 8,43. Nella sede del comitato elettorale di Ugo Cappellacci si attendono i primi risultati in un clima per nulla febbrile. Nello stabile di via Dante, a Cagliari, le tv sono sintonizzate sui principali canali di informazioni ed alcuni componenti dello staff lavorano al computer. Nel mentre due persone hanno improvvisato una partita di Ping pong su una scrivania. Atmosfera fin troppo distesa. (ma. ma).
Ore 8,26. Sezione 186, sempre in via del Sole a Cagliari. Cappellacci 189; Pigliaru 181; Murgia 62; Pili 25; Devias 3; Sanna 2. Nulle 5. Bianche 5. Totale votanti 472. (al. car.)
Ore 8,21. Ecco il primo dato della giornata: nella sezione 524 di Cagliari, in via del Sole, Francesco Pigliaru ha vinto: per il candidato del centrosinistra 230 voti su 513 votanti (gli aventi diritto erano 746). Secondo Ugo Cappellacci con 186 preferenze. Poi: Michela Murgia 50; Mauro Pili 33; Pier Franco Devias 1; Gigi Sanna 0. Schede nulle 11. Bianche 2. (al. car.)
Ore 8,15. La macchina dello spoglio si è messa in moto in via Bottego 12 a Cagliari, quartier generale di Francesco Pigliaru. Qui, per tutta la giornata, rimbalzeranno i dati elettorali che vengono girati dalla sede Pd di via Emilia. (al. car.)