Ugo Cappellacci approva oggi il nuovo Ppr, nell’ultima riunione di Giunta cominciata alle 9. Il governatore uscente l’ha annunciato ieri a Videolina, quasi al termine del faccia a faccia tra i sei candidati alla presidenza.
Dunque, è solo questione di ore. Dal palazzo di viale Trento a Cagliari, dove è riunito l’Esecutivo, si attende che Cappellacci e i suoi mettano il sigillo alla comica finale di questa legislatura. Ovvero, l’approvazione del ribattezzato Pps (Piano paesaggistico dei sardi) che non ha nemmeno la Vas. L’acronimo sta per Valutazione ambientale strategica e il presidente uscente pretendeva di ottenerla a tempo di record. Ma gli uffici regionali del Savi, cui spetta rilasciare il documento, non hanno accettato il diktat.
E qui si entra nel nocciolo della questione: al momento non è dato sapere come Cappellacci intenda approvare il Piano. Non fosse altro che, in assenza di Vas, il via libera al nuovo Ppr non è regolare. Meglio: ha unicamente una valenza elettorale, la sola che Cappellacci sta cercando, ma da un punto di vista normativo non dovrebbe produrre effetti, vista l’irregolarità della procedura.
Per un altro verso non si può escludere che Cappellacci abbia commissariato il Savi, sebbene la notizia non sia stata ancora diffusa. In questo caso, il governatore potrebbe aver nominato un commissario ad acta, cioè un uomo di sua fiducia che magari ha firmato la Vas al posto del Savi.
Comunque vada a finire stamattina in Giunta, una cosa è sicura: nel 2009 Cappellacci vinse le elezioni con la promessa di allentare i vincoli del Ppr. Sta provando a farlo oggi, nell’ultimo giorno da presidente di questa legislatura, attraverso un voto dalla modalità incerta e sul quale si attendono le dichiarazioni dello stesso governatore.
Alessandra Carta