La Regione Sardegna segue “con molta attenzione e preoccupazione l’inchiesta della Procura di Sassari sulla centrale elettrica E.On di Fiume Santo e se fosse necessario si costituirà parte civile come già avvenuto in altri casi”. Lo ferma l’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano. “Il principio ‘chi inquina paga’ è sempre stato al centro del mio impegno come assessore coerentemente col programma di governo dell’attuale Giunta regionale – spiega – ed è ulteriormente rafforzato da quanto previsto nel nuovo disegno di legge nazionale in via di approvazione col quale vengono introdotti nel codice penale per la prima volta i delitti contro l’ambiente”. La Regione sottolinea che l’area nella quale sorge la centrale è un sito di interesse nazionale ai fini delle bonifiche e che si adopererà presso il Ministero dell’Ambiente affinché vengano accelerate le procedure di bonifica e, se necessario, di messa in sicurezza d’emergenza del sito.
Emergenza siccità, Alessandra Todde scrive a Giorgia Meloni: “Dichiari lo stato di emergenza nazionale”
La Sardegna chiede lo stato di emergenza nazionale per la grave crisi idrica che va avanti dall’estate. Lo fa sapere…