L’Ente foreste ha un nuovo sostituto del direttore generale, poltrona finora vacante. Si tratta del dirigente interno Antonio Casula, nominato il 10 dicembre dal commissario straordinario Giuseppe Pulina, che nel frattempo ha indetto una selezione ad evidenza pubblica (scadenza il 15 dicembre) per l’assegnazione definitiva dell’incarico. Incarico che, sulla carta, potrebbe andare allo stesso Casula, forte dell’ultima investitura. E fin qui niente di strano. A parte un rinvio a giudizio per turbativa d’asta e frode nelle pubbliche forniture che il prossimo 24 marzo porterà il neo sostituto dg, dai piani alti dell’Ente foreste ad un’aula del tribunale di Oristano.
Il rinvio a giudizio arriva nel 2012, a conclusione delle indagini condotte dalla polizia giudiziaria sull’appalto per la videosorveglianza assegnato dal Comune di Seneghe quando Casula era commissario straordinario. Secondo l’accusa, il procedimento era pilotato e le forniture assicurate dall’impresa vincitrice ben al di sotto di quel che prevedeva l’appalto. Il commissario avrebbe dovuto controllare la regolarità dell’assegnazione ma, secondo il Pm, non lo fece. Da qui il rinvio a giudizio. L’avvocato oristanese Gianfranco Siuni, che difende Casula e in un primo momento aveva chiesto il giudizio abbreviato, salvo poi rinunciarvi, non ha dubbi: “Dimostreremo con prove testimoniali e documentali che la Procura non si aspetta, l’assoluta innocenza del dottor Casula. Anche perché il mio assistito, con questa vicenda, non c’entra nulla”.
Come andrà a finire lo stabilirà il giudice. Di certo, se dovesse arrivare una condanna, ci saranno ripercussioni non solo sull’Ente foreste, ma pure nel Comune di Milis, dove Casula è attualmente vicesindaco (area centrosinistra) dopo aver indossato la fascia tricolore dal 2002 al 2007 ed essere stato eletto consigliere provinciale di Oristano nel 2000, in lista con il Partito Popolare.
Rimane da chiedersi se la nomina di un rinviato a giudizio, oltretutto per reati contro la pubblica amministrazione, sia stata una scelta opportuna o meno. Non solo: dal 9 gennaio 2014 Casula ricopre anche l’incarico di direttore ad interim del servizio territoriale di Tempio, sul quale dovrebbero vigilare sia il commissario, sia il direttore generale. Ovvero lo stesso Casula.
Pablo Sole