Tutto secondo copione: le previsioni della vigilia sono state rispettate (leggi). Questa mattina il Senato ha bocciato l’istituzione della circoscrizione Sardegna in vista delle elezioni Europee, in programma a maggio. Rimane in vigore, dunque, l’attuale ripartizione circoscrizionale, che vede l’Isola accorpata alla Sicilia. Elegggere un europarlamentare sardo sarà quindi missione (quasi) impossibile, vista l’enorme disparità numerica tra elettori sardi e siciliani.
Tre gli emendamenti bocciati poco prima delle 13 a Palazzo Madama, pressocché identici (istituzione del collegio numero 6, Sardegna) presentati da Mario Mauro (Scelta civica), Silvio Lai (Pd) e Roberto Cotti (M5S) e votati a margine della discussione del disegno di legge per la “promozione dell’equilibrio di genere alle elezioni del Parlamento europeo”. Decisivo il parere contrario della relatrice del ddl, Doris Lo Moro, del Pd.
“Il gruppo Pd voterà contro – ha dichiarato la senatrice del Pd Rita Ghedini – pur condividendo le ragioni espresse dal senatore Lai e in generale dagli eletti in Sardegna. Votiamo contro perché questo ddl è in materia di rappresentanza di genere e approvare un provvedimento estraneo a questo tema, toglierebbe dal centro della discussione il nodo centrale di questo disegno di legge”.
“Capisco che in questa legge si parli d’altro – ha detto il senatore di Forza Italia Emilio Floris – ma qui si tratta di sanare un vulnus che impedisce alla Sardegna di eleggere un proprio rappresentante”.
A difesa del provvedimento, prima del voto, sono intervenuti anche Silvio Lai, Roberto Cotti (M5S), Luciano Uras (Sel) e Roberto Calderoli (Lega), quest’ultimo autore di un emendamento per l’istituzione del collegio Sardegna, poi convertito in ordine del giorno per impegnare il governo a varare la circoscrizione Sardegna entro le elezioni Europee del 2019.
I senatori sardi hanno votato a favore, ma hanno trovato la strada sbarrata dai colleghi di Pd, Forza Italia e Nuovo centrodestra. Gli unici a votare compatti il via libera sono stati Sel, Cinque stelle e Scelta civica, ma chiaramente non è bastato.
“Una vergogna fin troppo annunciata, che ho cercato di impedire fin dal luglio 2013 e che ha visto la regia della maggioranza di governo, del Pd in particolare – ha dichiarato Roberto Cotti -. È inutile che ora i parlamentari del Pd facciano ammuina, la verità, la spiegazione su quanto accaduto è scritta nella storia più recente, nelle carte e nei tempi di questa loro maldestra azione politica, nuovamente tardiva e contro gli interessi dell’Isola”.
Nel luglio 2013 Cotti depositò in Senato un ddl per l’istituzione della circoscrizione Sardegna e uno analogo è stato presentato dai senatori sardi del Pd. Dove siano finiti quei documenti, non si sa. “Ebbene, perchè non li si è calendarizzati e discussi in aula (il Pd aveva i numeri per farlo) – chiede oggi il rappresentante dei 5 Stelle – e nemmeno in Commissione Affari costituzionali? E soprattutto, chi è il presidente della Commissione? Ah, sì, certo: è la siciliana Anna Finocchiaro del Pd”.
P. S.