La Sardegna sperimenterà la moneta Sardex attraverso l’erogazione di 500 euro di crediti al mese a 10mila giovani disoccupati di età compresa tra i 25 e i 35 anni, su un bacino di 23mila persone che non hanno mai lavorato. Il tutto con una spesa di massimo 20 milioni di euro per tre anni.
Il progetto è stato presentato oggi da Cappellacci, dal direttore dell’Agenzia Sardegna Promozione, Mariano Mariani, e dai responsabili della Sardex.net, Gabriele Littera e Roberto Spano. I crediti (con un rapporto di 1:1 con gli euro) potranno essere spesi all’interno delle oltre mille aziende del circuito, all’interno di un paniere che verrà adattato alle esigenze dei giovani disoccupati (alimentari, librerie, cura persona, svago, ecc.) e anche sotto il profilo della geolocalizzazione delle aziende.
Agli iscritti, che verranno selezionati dalla Regione anche attraverso un meccanismo di rotazione, verrà chiesto di dare la disponibilità ad impiegare il proprio tempo in progetti che saranno definiti dalle comunità locali attraverso una piattaforma di e-democracy sul web (si va dall’implementazione della segnaletica turistica, alle lezioni di inglese al miglioramento complessivo della qualità della vita).
L’acquisto di crediti da parte della Regione non avverrà necessariamente con l’esborso di denaro, ma con l’inserimento nel circuito di beni o servizi necessari al funzionamento della rete o attraverso la possibilità di pagare piccoli tributi o trasporti pubblici locali.
La Regione ha siglato anche un accordo quadro di collaborazione con Sardex prevedendo anche con una delibera di favorire l’ingresso nel circuito della moneta complementare di diverse aziende sarde con la creazione di un fondo da 3 milioni di euro. “L’obiettivo – ha spiegato Cappellacci – è consentire al sistema di lavorare e incrementare beni e servizi ed esprimere un proprio potenziale che non potrebbe essere espresso per mancanza di liquidità, accompagnando la comunità verso un meccanismo di fiducia e di mutua solidarietà”.