Per il dipartimento di Architettura di Alghero arrivano i soldi, una quota “non inferiore a 300mila euro annui”. Li ha stanziati il Consiglio regionale dopo un lungo dibattito sull’ennesimo emendamento presentato a favore del polo universitario catalano. La linea, però, l’ha dettata il presidente Francesco Pigliaru, con una correzione al testo. Il governatore ha preteso che venisse inserita la motivazione del contributo. Ovvero, “la posizione di eccellenza raggiunta dal dipartimento”.
L’emendamento passato – sui cinque presentati in questi giorni – è il numero 883. Il primo firmatario è il consigliere di Sassari, Luigi Lotto (Pd), ma il via libera al contributo è stato sottoscritto dall’intera assemblea. Pigliaru si è letteralmente impuntato: “Tutti sappiamo – ha detto – che Alghero sia un’eccellenza, prima in classifica in molti ranking nazionali, come il Censis, di indubbia autorevolezza. Ma quando si danno soldi pubblici, bisogna fissare una regola generale. Se quindi la ragione per la quale si finanzia Architettura è la premialità, allora lo si scriva espressamente. Questo vuol dire tutelare anche tutti quei dipartimenti e facoltà che aspirano a diventare eccellenza. A tutti vanno date pari opportunita”.
Il finanziamento assegnato ad Alghero e inserito nell’articolo 28 su “Autorizzazioni di spesa” dovrebbe chiudere una lunga protesta, portata avanti dal direttore del dipartimento, Arnaldo Bibo Cecchini che nei giorni scorsi, con un’intervista a Sardinia Post, aveva attaccato la Giunta. Poi la protesta di studenti e docenti, martedì, sotto il Consiglio regionale, quando è cominciato l’esame della Finanziaria 2015, arrivato ormai alle battute finale. La somma stanziata per Architettura è esattamente quanto il dipartimento ha preso sino al 2013. L’anno scorso, invece, il contributo è stato sospeso. Di lì la mobilitazione.
Tuttavia, l’emendamento del Consiglio non soddisfa Cecchini che in un post su Facebook, alle 13,10, ha scritto: “Il dipartimento di Architettura design e urbanistica sta ad Alghero. Chiunque dica il contrario è ignorante o in malafede o entrambe le cose. Le mie dichiarazioni successive non saranno così pacate, ma le farò da privato cittadino. Chiederò al Professor Pigliaru di venire a motivare le sue ragioni di fronte alla comunità di Architettura ad Alghero. Se il mio medico mi autorizza per dare forza a questa legittima richiesta inizierò domenica uno sciopero della fame. Tanto sono grasso”. Dal dipartimento filtra che non sono state riconosciute due rivendicazioni su tre. Ovvero un risarcimento per il 2014, anno in cui è stato congelato il contributo, e il riconoscimento come sede decentrata.
Rammarico espresso, sempre su Facebook, dal sindaco di Alghero, Mario Bruno. “Architettura – ha scritto – è salva, ma si poteva fare di più, con più coraggio. Ora la Giunta deve dare continuità ai finanziamenti nella convenzione Università-Regione. Non è giusto che sia solo l’ateneo a farsi carico di Architettura, anche se lo slittamento di Olbia nel fondo dell’università diffusa ha liberato risorse. Non posso non rimarcare che, ancora una volta, si è agito in emergenza. Non è stata riconosciuta la oggettiva difficoltà che ha Architettura ad Alghero come sede decentrata, unico dipartimento non nella sede di Ateneo. Si è ribadita la centralità del dipartimento e l’eccellenza dei risultati”. Sulla mobilitazione complessiva, Bruno dice: “Sono stati determinanti gli studenti, ma anche la caparbietà di tanti, tra i quali i consiglieri del territorio, con Luigi Lotto primo firmatario dell’emendamento. A tutti va il mio grazie, ma bisogna lottare ancora”. (al. car.)