Il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau è stato audito questa mattina dalla commissione bicamerale per le Questioni regionali, nell’ambito delle problematiche concernenti l’attuazione degli statuti delle regioni ad autonomia speciale e con particolare riferimento al ruolo delle Commissioni paritetiche previste dagli statuti medesimi. Il senatore Roberto Cotti (M5S) ha richiamato l’attenzione del presidente Ganau sulla problematica del deposito unico nazionale scorie nazionali. Cotti ha chiesto al presidente Ganau se oltre al referendum consultivo e alla contrarietà politica manifestata negli atti del Consiglio regionale, la Regione avesse promosso azioni ed obiezioni in sede di Commissione paritetica, “tanto più che la Regione – ha detto Cotti – assegna a tale organismo un ruolo di fondamentale importanza nella regolamentazione dei rapporti conflittuali fra le Amministrazioni dello Stato e l’Amministrazione regionale”, come ha chiarito lo stesso presidente della Sezione regionale di controllo per la regione Sardegna della Corte dei conti.
Per Cotti, infatti, il divieto di trasportare, stoccare, conferire, trattare o smaltire, nel territorio della Sardegna rifiuti, comunque classificati, di origine extraregionale (contenuto nella legge 6/2001, Ndr), poteva rappresentare un valido motivo per ottenere che la Sardegna fosse preventivamente esclusa dalle aree in cui potrebbero essere stoccate le scorie. La notizia diffusa oggi sull’imminente istituzione di un tavolo Stato-Regione che affronti congiuntamente più temi, tra i quali servitù militari e deposito scorie nucleari, rafforza l’ipotesi già paventata da Cotti: quella di “un Governo che, pur non avendo interesse a scegliere un sito sardo per le scorie, intende tenere sulla corda i sardi per poi barattare il no alle scorie in Sardegna con il non-ridimensionamento o chiusura dei poligoni militari”. “Oppure – aggiunge Cotti – per cercare di presentare il non-arrivo delle scorie come concessione di favore del Governo nazionale, ovvero come successo politico di quello regionale”.
Nel ribadire l’assoluta contrarietà ad ospitare in Sardegna il deposito unico nazionale delle scorie nucleari, già espressa dal Consiglio regionale, il presidente Ganau ha confermato sia l’assenza di azioni legali della Regione Sardegna, sia l’interessamento della Commissione paritetica. Il senatore Cotti ha manifestato in ultimo la condivisione delle azioni dei Comitati sardi che si battono contro l’arrivo delle scorie nucleari in Sardegna.