Strada per l’aeroporto militare di Decimomannu bloccata dalla protesta di circa cinquecento manifestanti. Obiettivo dell’iniziativa, promossa da associazioni e movimenti: dire no alle basi militari in Sardegna. L’annunciato annullamento o lo spostamento di importanti esercitazioni da parte dell’Aeronautica a Decimo non ha rasserenato gli animi, e questa mattina in tanti hanno invaso la strada provinciale che dalla SS 130 conduce all’aeroporto per dire no alle basi e alle esercitazioni.
La manifestazione è stata organizzata dalla rete “No basi né qui né altrove”. La protesta è partita alle 10 dal Parco di Santa Greca a Decimomannu per raggiungere in corteo l’aeroporto militare. Poi la seconda fase: una simbolica e pacifica passeggiata attorno al perimetro della base. L’obiettivo? Chiudere definitivamente l’aeroporto.
La protesta contro le strutture militari si estende a macchia d’olio in tutta l’Isola. Il 15 giugno è in programma a Cagliari un sit-in anti basi, nella piazza del Carmine. Mentre nei mesi scorsi il corteo dei manifestanti ha riguardato il poligono di Teulada, sulla costa sud occidentale.
Nella tarda mattinata ci sono stati alcuni momenti di tensione. Alcuni dei partecipanti, durante la simbolica passeggiata attorno al perimetro dell’aeroporto, avrebbero oltrepassato il confine dell’area militare, provocando così l’intervento delle forze dell’ordine. A quel punto sarebbero state lanciate delle pietre in direzione degli agenti della Questura di Cagliari. La risposta è stata immediata: subito diverse cariche di alleggerimento per allontanare i manifestanti dalla zona protetta. Una fase molto calda, ma non si registrano feriti e contusi da entrambe le parti. La situazione è lentamente ritornata alla normalità: la manifestazione è ancora in corso, ma i partecipanti si sono allontanati dall’area off-limits.