Pd, Civati sulla Barracciu: “Il partito decida in fretta”

“Se io fossi il segretario del Pd, lunedì chiederei un incontro a Francesca Barracciu per capire cosa è successo e penso che ci debba essere una riflessione da parte sua e del partito in Sardegna che, se ha una propria valutazione deve proporla all’opinione pubblica, ma non è il segretario da Roma a decidere”. Lo ha detto Pippo Civati, oggi a Cagliari alla vigilia delle primarie del Pd, sul caso della candidata alla presidenza della Regione Sardegna (vincitrice delle recenti primarie del centrosinistra), indagata con l’accusa di peculato insieme ad una cinquantina di consiglieri regionali sardi nelle due inchieste sull’uso dei fondi dei Gruppi.

“Non mi permetto di dare consigli – ha aggiunto Civati – anche perché non conosco la vicenda nello specifico e nel dettaglio. Certo è che è una vicenda scivolosa per il momento che stiamo vivendo. Le sproporzioni tra uno stipendio di un precario e quello di un consigliere regionale sono notevoli e quando le questione ha riguardato noi nel gruppo della Lombardia è stato difficile spiegare alcune situazioni, non tanto la mia personale, che era abbastanza banale, quanto il meccanismo”, ha concluso l’esponente del Pd.

Il problema morale nazionale. “Vorrei che il Pd a livello nazionale promuovesse una grande campagna perché le leggi regionali che regolano i fondi a disposizione della politica vengano cambiate tutte insieme”. Secondo Civati esiste una problema morale. “L’altro giorno abbiamo visto un servizio televisivo su Cota in Piemonte, tra le mutande e il formaggio, cose veramente bizzarre. Penso che anche Francesca Barracciu, debba spiegare la situazione, ma il partito prenda una decisione alla svelta”.

Proprio questa mattina la candidata ha spiegato la sua posizione in una conferenza stampa, il 6 dicembre l’interrogatorio fiume sull’utilizzo dei 33mila euro di spese contestate. La candidata governatrice: “Utilizzati per rimborsi chilometrici”. 

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