Christian Solinas, segretario del Psd’Az, ha comunicato su carta intestata l’espulsione dal partito a tre consiglieri comunali di Cagliari. Loro sono Monia Matta, Francesco Stara e Aurelio Lai, fondatori del gruppo ‘Autonomisti per Lussu‘, dopo che il sindaco Massimo Zedda, lo scorso 23 gennaio, aveva reagito all’accordo Psd-Az-Lega silurando dalla Giunta l’assessore più vicino a Solinas, ovvero Gianni Chessa, ormai ex titolare dei Lavori pubblici (leggi qui).
Racconta molte storie e tutte insieme la decisione di Solinas che, politicamente, la battaglia a Cagliari l’ha persa visto che i consiglieri Matta, Stara e Lai hanno preferito Zedda al patto elettorale Psd’Az-Lega. E forse proprio questa scelta di campo, che ha garantito al sindaco i numeri per continuare a governatore il Municipio, non è piaciuta al segretario dei Quattro Mori, il quale ha deciso di spaccare definitivamente il partito con l’espulsione dei tre sardisti dissidenti.
Chissà se la mano dura di Solinas sia anche un avviso di sfratto per l’altro assessore Psd’Az, Ferdinando Secchi, ancora in carica in Giunta e titolare delle Politiche sociali. Secchi, quello stesso 23 gennaio, aveva espresso solidarietà a Chessa con un post su Facebook. Ma poi la posizione di Secchi è rimasta in sospeso: nessuna sfiducia da parte di Zedda e nemmeno un commento arrivato dall’entourage di Solinas.
Di certo, con l’espulsione dei tre sardisti di Cagliari, il segretario del Psd’Az, in vista del voto del 4 marzo, ha voluto dare al partito un messaggio preciso. Cioè il fatto che sia lui a comandare. Tanto che la lettera spedita a Matta, Stara e Lai contiene pure una diffida a non usare riferimenti a Emilio Lussu, fondatore del Psd’Az, nel 1921, insieme a Davide Cova e Camillo Bellieni. Alle Politiche del mese prossimo, Solinas è capolista della Lega nel collegio unico regionale per il Senato. Ma il seggio sicuro in Parlamento gli è stato garantito da Matteo Salvini con il terzo posto nella lista delle camicie verdi in Lombardia. (al. car.)