Asl unica, Sfirs e rimpasto della Giunta. Sono questi i temi che il centrosinistra affronterà nel vertice di maggioranza in programma questo pomeriggio. Dalle 16, in una sala riunioni del Consiglio regionale, il presidente Francesco Pigliaru incontrerà una delegazione in rappresentanza di Pd, Sel, RossoMori, Partito dei Sardi, Centro Democratico, Sinistra Sarda (Prc-Pdci), Upc e La Base. Ovvero le otto forze politiche elette nella massima assemblea sarda.
È un incontro delicato quello che attende la coalizione di governo, divisa e litigiosa da mesi. Ma sulla Asl unica (Ats), con la nomina del direttore generale, c’è stato una frattura più profonda delle altre. E adesso va ricomposta. L’apertura da parte dell’Esecutivo, però, sarebbe già arrivata ai partiti: Pigliaru, insieme all’assessore alla Sanità Luigi Arru, è pronto a ritrattare sull’indicazione del manager dopo che Francesco Nicola Zavattaro è stato bocciato da metà Giunta per via del curriculum. Era la seduta del 31 agosto, chiusa col “no” di sette assessori su dodici (leggi qui).
L’ipotesi più probabile è che oggi Pigliaru porti al vertice i profili professionali dei papabili, come chiesto due settimane fa dagli stessi partiti. E in pole ci dovrebbe essere Bruno Zanaroli, il modenese di Pavullo che già da metà luglio era considerato un possibile Dg. Poi Pigliaru e Arru hanno optato per Zavattaro, ma incontrando l’opposizione dei dem Massimo Deiana e Cristiano Erriu più Paolo Maninchedda (Pds), Claudia Firino (Sel), Francesco Morandi (Cd), Maria Grazia Piras (La Base-Upc), Elisabetta Falchi (Rossomori). Fuori gioco, invece, Fulvio Moirano, il manager che in Piemonte ha portato in attivo il bilancio della sanità e infatti il presidente Sergio Chiamparino ha deciso di tenerselo stretto, malgrado le tensioni in piena estate alla Asl di Torino 1. Non solo: la nomina del Dg all’Ats impone una discussione sulla scelta dei manager nelle otto Asl da cancellare. Questo perché nella fase di transizione, che durerà sino al 31 dicembre, il nuovo Direttore generale dovrà essere affiancato da otto commissari (leggi qui): si tratterà di decidere se rinnovare per altri tre mesi quelli nominati a dicembre 2014 oppure cambiare squadra.
Insomma, quello che dovrebbe succedere nell’incontro odierno è che Pigliaru e la delegazione condividano un metodo. Una strategia che potrebbe valere anche per la Sfirs, la finanziaria della Regione che dalle 24 di oggi è senza presidente, visto che scadono i quarantacinque giorni di proroga concesso all’uscente Tonino Tilocca dopo l’approvazione del bilancio a luglio. All’assessore alla Programmazione, Raffaele Paci, è molto gradito Riccardo Barbieri, direttore generale di Fidicoop Sardegna e il cui curriculum ha passato il vaglio della banca d’Italia. Ma il senatore Luciano Uras (Sel) si è fatto avanti con una propria candidatura: il nome del manager non circola. Si sa soltanto che l’unica perplessità mossa dalla presidenza della Regione riguarda l’età del professionista: sarebbe un ultra sessantenne.
E proprio Sel, attraverso il suo segretario-consigliere regionale Luca Pizzuto, solleverà nel vertice di maggioranza anche la questione del rimpasto. Sul tema il partito non ha mai cambiato posizione, ritenendo prioritario. Sel chiede però l’azzeramento di tutte le cariche, senza distinzione tra assessore intoccabili e quelli a rischio (leggi qui). Nel giro di nomine va inserita infine l’Arst, la spa regionale del trasporto pubblico dove a fine mese si conclude il mandato dell’amministratore unico. L’uscente è Giovanni Caria, indicato in quota Udc dalla precedente Giunta di centrodestra.
Al. Car.
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