L’Arst, la spa regionale del trasporto pubblico, avrà domani il suo nuovo amministratore unico. Il nome lo deciderà la Giunta di Francesco Pigliaru, la seduta è fissata per le 10. Quasi certamente sarà la componente Pd di Renato Soru a mettere il cappello sulla casella.
E proprio in queste ore sui papabili sta circolando un’indiscrezione: l’area dell’eurodeputato aveva scelto Mauro Coni, ingegnere trasportista, ex assessore al Traffico nel Comune di Cagliari. Il suo profilo sembrava quello giusto per guidare l’Arst, ma è spuntata l’incompatibilità per via della legge Severino: Coni, 52 anni il prossimo 2 gennaio, professore associato nella facoltà di Ingegneria, non può essere nominato nella spa regionale perché ha ricoperto l’incarico nella Giunta del capoluogo sino a sei mesi fa. Invece per il decreto anti-corruzione deve passare almeno un anno.
La seconda scelta dell’area Soru sarebbe Italo Meloni, classe ’53, professore ordinario nella stessa facoltà di Ingegneria a Cagliari, anche lui trasportista. Nel curriculum di Meloni figura il ruolo di fondatore del Crimm, il centro di ricerche sui modelli di mobilità. Meloni, tuttavia, dovrebbe lasciare l’università per amministrare l’Arst. E questo obbligo, filtra da ambienti politici, sarebbe l’unico motivo che all’ingegnere non ha ancora fatto sciogliere le riserve.
La poltrona all’Arst la sta lasciando libera Giovanni Caria, quota Udc, fedelissimo di Giorgio Oppi. Caria, in proroga dal 1° ottobre, chiude due mandati consecutivi: uno da presidente del Cda e poi il secondo triennio da amministrazione unico dopo il taglio dei Consigli di amministrazione.
Due mesi fa, a ridosso della proroga a Caria, veniva dato in corsa anche Giacomo Spissu, l’ex presidente del Consiglio regionale, quota popolare-riformista del Pd. Ma nel tempo la sua candidatura è tramontata. (al. car.)