La vicenda dell’amianto ad Ottana e in Sardegna arriva all’attenzione della Commissione d’inchiesta parlamentare sul fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. Martedì prossimo i rappresentanti dell’AIEA (Associazione Italiana Esposti Amianto) saranno sentiti in audizione. Si parlerà proprio dei profili di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro nei siti industriali ex Enichem di Ottana, Assemini e della Val Basento. La richiesta di aprire un fascicolo sulle morti causate dall’amianto in Sardegna in particolare nelle ex fabbriche chimiche era stata inviata qualche settimana fa alla Presidente della Commissione dai senatori del PD Silvio Lai, Giuseppe Cucca e Ignazio Angioni, cui era seguita la richiesta delle associazioni di essere audite.
“Non posso che ringraziare la Senatrice Camilla Fabbri, presidente della commissione di inchiesta, per aver accolto la nostra richiesta, inviata lo scorso 1 febbraio”, dice il senatore. “Nella lettera avevamo fatto riferimento ai dati ufficiali delle bonifiche ma anche agli esposti presentati alla Procura della Repubblica dall’AIEA e da Medicina Democratica. Per i lavoratori sardi dei siti ex Enichem ma anche per i loro familiari si è venuta a creare una gravissima forma di discriminazione che ha pesato e pesa sia per quanto riguarda la tutela sanitaria che per le ripercussioni economiche. Ci riferiamo alla mancata copertura delle spese relative agli esami diagnostici e di laboratorio, ma anche alle visite e alle terapie specialistiche. Senza dimenticare il fatto che ai familiari dei lavoratori deceduti viene negato il diritto al risarcimento per la morte legata alla malattia professionale dei loro congiunti. Alla Presidente avevamo chiesto di avviare una verifica approfondita sulla situazione dei lavoratori della nostra regione colpiti da patologie absesto correlate, nella speranza che si potesse fare in modo che gli stessi potessero godere di quei diritti a loro per tanti anni ingiustamente negati. Oltre alle sedi di Ottana, su cui le testimonianze sono già moltissime e i fatti disvelati ormai davvero evidenti nella loro gravità, ed Assemini dove emergono inquietanti analogie, abbiamo fatto alla Presidente della commissione la richiesta di estendere le analisi anche sul sito di Porto Torres. Proprio nei giorni scorsi è infatti deceduto un ex sindacalista che aveva operato in quel sito e la cui patologia potrebbe essere inquadrata tra quelle originate dall’amianto. L’auspicio è che l’audizione di martedì possa essere un primo importante passo in questa direzione e che già in questa primavera si posso prevedere un sopralluogo della commissione d’inchiesta nei siti dell’isola.”