L’Università degli studi di Cagliari apre i suoi laboratori e mette in vetrina le sue ricerche per la Settimana europea della scienza e La Notte dei ricercatori con cinquanta progetti. Due iniziative che hanno l’obiettivo di avvicinare il mondo della ricerca alla cittadinanza e promuovere la divulgazione.
Il programma. Saranno due le giornate che l’ateneo del capoluogo dedica alla Notte dei ricercatori. Il 29 settembre dalle 15 alle 22.30 presso la cittadella di Monserrato saranno aperti i laboratori di chimica, fisica, matematica, geologia, citomorfologia, anatomia, antropologia e la biblioteca centrale del plesso di Monserrato, dove si terranno visite guidate e si potrà parlare direttamente con i ricercatori. Il Museo della Scienza che con i 250 apparecchi e strumenti del ‘700 ed ‘800 recuperati e perfettamente funzionanti mostrerà i segreti nascosti della scienza. Inoltre sarà possibile osservare la volta celeste sopra la città grazie al telescopio della “cupoletta” astronomica del Dipartimento di Fisica. Si ammireranno in diretta la proiezione di riprese di alcuni “oggetti”: dal sole alle galassie, nebulose ed ammassi stellari. Le attività della giornata saranno animate dal Dipartimento di Fisica dell’ateneo e dalla sezione di Cagliari dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, in associazione con “Frascati Scienza” e l’Università di Cagliari. Sarà possibile raggiungere gratis la cittadella universitaria, durante la manifestazione, grazie all’ARST che mette a disposizione la tratta Piazza Repubblica-Policlinico della metropolitana di superficie.
Il 30 settembre le attività si spostano nel centro cittadino tra la via Università ed il rettorato. La strada sarà chiusa la traffico dall’ingresso del palazzo sede dell’amministrazione dell’ateneo fino al teatro civico per permettere l’installazione di 17 gazebo che mostreranno le ricerche che vengono svolte all’interno dell’ateneo. “Sia in campo umanistico, scientifico che tecnologico” ha sottolineato il rettore, prof.ssa Maria del Zompo durante la conferenza stampa di presentazione. Un esempio ci viene dato dal gazebo “Coccodrilli, squali e tartarughe. Storie di fossili a Cagliari” dove verrà raccontato la storia della città che si intreccia con quella della sua espansione e come le vicende biografiche di coloro che hanno raccolto e studiato i reperti ritrovati, come un dente di squalo e la testa di un coccodrillo, siano sempre stati in costante dialogo con la scienza italiana ed europea. Alessandro Cardini, Alberto Devoto, Viviana fanti, Biagio Saitta ed Alessia Zurru mostreranno le “Meraviglie della scienza”: esperimenti di dimostrazioni pratiche per scoprire esperimentare le bellezze della fisica. Ma anche “Internet delle cose” e “Domus de Janas e tecnologie ICT” a dimostrazione come la ricerca svolta all’interno dell’ateneo spazia in tutti i settori.
Gli altri eventi. Il programma della giornata di venerdì viene completato da 10 caffè scienza, 2 tavole rotonde e 6 seminari. Durante questi appuntamenti saranno toccati diversi aspetti della ricerca che toccano da vicino il vivere comune. Come il seminario “Il ballo tundu fa bene alla salute” dove si coniuga la tradizione con i più avanzati studi scientifici che dimostrano come l’attività motoria che si mette in pratica durante uno dei balli più famosi della cultura sarda rispecchino gli studi della società americana di medicina dello sport. Ballo che è stato applicato a coloro che soffrono della patologia del Parkinson con un guadagno in termini di elasticità e resistenza della muscolatura, ma anche dei valori della quantità e qualità della vita. Non solo. Si parlerà anche di argomenti che hanno lo scopo di far osare i ricercatori, e di come sia possibile portare l’immaginazione oltre i nostri limiti di spazio e tempo per realizzare qualcosa di concreto come ha fatto Einstein con la sua Teoria della Relatività generale. Il seminario di Luciano Burdei “L’Esistenza degli Dei: come il Paradosso dei Gemelli ed il Principio Copernicano forniscono una “soluzione relativistica” al Paradosso di Fermi” illustrerà alcune delle soluzioni proposte per arrivare a discutere su come il fenomeno della dilatazione temporale previsto dalla Relatività Generale di Einstein (il cosiddetto “Paradosso dei Gemelli”) ed il Principio Copernicano (la Terra non occupa un posto speciale nell’Universo) forniscano una soluzione naturale al Paradosso di Fermi, suggerendo l’esistenza di “Dei”, viaggiatori nomadi, creatori di specie intelligenti a loro immagine e somiglianza. Ma anche “Infinito, arte filosofia e matematica”, “Identità a confronto: il linguaggio delle donne sarde e iraniane” e “Sai cosa mangi? Cibo e scienza si incontrano”. Sarà data un’ampia attenzione anche a tematiche di biologia, astrofisica, comunicazione, innovazione tecnologica e attualità.
Inoltre durante la manifestazione sarà aperta la Collezione sarda Luigi Piloni, definita dal rettore “un senso dell’identità della Sardegna”. Una raccolta di opere d’arte che, riprendendo un piano di comunicazione datato 2004, “contribuisce alla riscoperta e alla valorizzazione dell’identità Sarda… che si configura come una realtà viva e vitale che si arricchisce continuamente interagendo non solo con il passato ma anche e soprattutto con il presente proiettandosi verso il futuro. La Collezione contribuisce a salvaguardare e valorizzare questa identità, in una prospettiva locale e insieme globale. Un viaggio che si rinnova di giorno in giorno, ed assume continuamente forme diverse. Un viaggio nell’identità del Popolo Sardo, un viaggio che è il viaggio di Piloni, ma che è anche e soprattutto il viaggio di tutti noi (sardi e non)”.
Contest. In occasione della Notte dei Ricercatori, l’ateneo ha indetto il concorso “Reporters of the Night”, rivolto alle scuole secondarie di secondo grado, per promuovere la partecipazione di studenti, docenti e famiglie a questo appuntamento e favorire la comprensione dell’importanza della Ricerca. I partecipanti dovranno realizzare un video reportage che racconti cosa più li ha emozionati durante la due giorni della durata massima di 2 minuti. In palio 500 euro.
L’evento è stato patrocinato dal “Comune di Cagliari” e da “Cagliari città Europea dello sport 2017”. In collaborazione con l’Arst, Fondazione Banco di Sardegna e l’associazione Frascati Scienza.
Alessandro Ligas