Una campagna di crowfounding per completare un cortometraggio in 3D su miti, leggende e storia della Sardegna. Così Mariangela Corda e Grazia Serci, operatrici nel campo dei beni culturali, cercano di coronare un sogno: diffondere la cultura dell’isola usando mezzi di comunicazione innovativi e di grande impatto mediatico. Il lavoro, primo di una trilogia su storia e leggende della Sardegna, è intitolato “Alba delle Janas” (regia di Daniele Pagella e musiche di Matteo Martis) e racconta la storia di Alba, della sua passione per l’archeologia e dell’amore per la sua terra.
Durante una delle sue escursioni scientifiche, la giovane archeologa si troverà coinvolta in un’esperienza surreale e magica da cui scaturisce una sintesi insolita della cultura della Sardegna.
Prodotto e girato interamente nell’isola, è una combinazione di fantasia, rigore scientifico e tecnologia. Le ideatrici hanno già avviato una campagna sulla piattaforma internazionale Indieogogo per raccogliere le risorse necessarie al suo completamento e possono contare su una testimonial d’eccezione: l’attrice Caterina Murino. Le spese per retribuire le professionalità che compongono il team sono ingenti e l’apporto economico del pubblico è indispensabile.
A fare da vetrina il sito di Muvis (consultabile in italiano e in inglese), acronimo di Museo Virtuale Itinerante e Solidale; l’associazione è impegnata a divulgare in modo nuovo il patrimonio storico-culturale regionale, innescando allo stesso tempo processi virtuosi di sostegno allo stesso. Anche “Alba delle Janas”, una volta completato e distribuito, servirà a questa causa solidale; parte dei proventi sarà destinata ad aiutare alcune realtà culturali messe in difficoltà dall’alluvione del 2013.
Per ulteriori informazioni www.associazionemuvis.org e https://www.facebook.com/albadellejanas.
Giovanni Runchina