“La società Terna sta progettando, in attesa di ottenere le autorizzazioni, due centrali elettriche nei territori di Isili e Laconi e una doppia linea elettrica ad alta tensione da 150.000 volt che attraverserà il territorio di Nurallao. Queste opere, dal forte impatto ambientale e dall’incerta ricaduta economica sul territorio, rischiano di causare gravi danni e disagi alle popolazioni, vista la loro invasività nei campi agricoli e nei terreni su cui dovrebbero ricadere”. Lo denuncia il deputato di Sel, Michele Piras, ricordando che il suo partito ha già depositato una proposta di legge in Consiglio regionale e chiedendo alla Regione uno stop alla “produzione incontrollata di energia elettrica”.
“Oltre a deturpare il paesaggio – sottolinea Piras – l’elettrodotto rischia di causare ulteriore inquinamento elettromagnetico e possibili danni alla salute delle popolazioni locali, che hanno già annunciato la loro ferma contrarietà al progetto e stanno promuovendo manifestazioni e raccolte di firme per bloccare l’iter avviato. Perciò riteniamo necessaria una presa di posizione ferma della Giunta regionale: una sospensione di tutti i progetti privati – prosegue il parlamentare sardo – in attesa della definizione partecipata, razionale e consapevole di un vero piano energetico che ponga fine all’anarchia esistente, garantisca il rispetto della volontà delle comunità locali, sancisca una piena salvaguardia ambientale, definisca i termini di una clausola di responsabilità sociale, ambientale e democratica da imporsi alle Imprese che propongono i loro progetti”.