Sono i dati che aiutano a vivere meglio. Informazioni in tempo reale sul traffico, ad esempio, per permettere a un Comune di regolarne i flussi o agli automobilisti di cambiare direttamente strada, in caso di ingorgo. Ma quelle notizie trasmesse in fibra ottica assicurano la possibilità di puntare dritti sul parcheggio che ha posti liberi. Tecnicamente si parla di Big open data, ovvero memorizzazione, elaborazione e trasmissione delle informazioni digitali con l’obiettivo di renderle accessibili a tutti. Nell’Isola se ne sta occupando il Crs4, il Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna: 160 dipendenti, sede a Pula e un centralone da 5 milioni di gigabytes.
L’ha deciso Luigi Filippini, il presidente-ingegnere in carica da un anno, di scommettere sul Big open data. E per aver un’idea di quanto sia enorme il centralone del Crs4, basta pensare che una compagnia telefonica, con un normale abbonamento mensile, garantisce agli utenti di trasferire un gigabyte ogni trenta giorni. Ecco: il Centro sardo di ricerche quella stessa quantità di byte la può archiviare per 416mila mesi.
Il Big open data del Crs4 è uno stanzone stracolmo di computer e fibre ottiche. Accesso riservato ai soli addetti ai lavori. In sottofondo, un rumore incessante che ha incamerato anche i flussi di traffico a Cagliari. “Nelle principali strade della città – spiega Filippini – il Comune ha sistemato delle spire”. Si tratta di sensori che rilevano orario e direzione di percorrenza delle automobili. “Il Big open data applicato alla mobilità – continua il presidente – serve ad analizzare grandi quantità di informazioni che richiedono appunto l’utilizzo di un software per essere interpretate, quindi utilizzate e canalizzate”.
Sul sito dell’amministrazione cittadina, la pagina dedicata agli automobilisti è cliccatissima. “Quando si parla di smart city – continua Filippini – si vuole indicare proprio la migliore vivibilità degli spazi urbani, anche ricostruendo i flussi di traffico. Ai cittadini, parallelamente, è offerta la possibilità di monitorare in tempo reale la situazione”.
La giunta di Massimo Zedda, però, non si è limitata al traffico: dal sito del comune si possono anche consultare i dati relativi ad incidenti stradali e veicoli rimossi. Sono scaricabili pure l’annuario statistico e l’atlante demografico, compresi nel pacchetto Crs4.
Il Centro di ricerche sta inoltre sviluppando il progetto handy parking. Letteralmente significa “parcheggio in mano”. Cioè su un cellulare. “Stiamo lavorando alla creazione di una App nella quale saranno mappate tutte le aree di sosta della di una città, in modo da individuare immediatamente la disponibilità dei posti”.
A domanda precisa, sul perché il Big open data sia stato scelto come nuovo asset di sviluppo, Filippini risponde: “Non possiamo immaginare la ricerca senza innovazione, e il modo più semplice per praticarla è creare nuovi servizi digitali, a costo zero per gli utenti. Questa è la domanda in tempo di globalizzazione. E su questo il Crs4 sta costruendo parte della propria offerta”.
Alessandra Carta
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