Continua a far discutere la possibile soppressione della tratta Tirrenia Genova-Olbia-Arbatax. Anche se arrivano le rassicurazioni del portavoce del presidente della Regione, Alessandro Serra: “Per quanto riguarda i collegamenti della Sardegna con il Continente è in corso un tavolo tecnico che deve ancora giungere alle conclusioni. In tale sede non è stata ipotizzata la soppressione della linea Olbia-Genova ed in ogni caso una simile proposta avrebbe visto l’opposizione netta e intransigente della Regione, che vigila sugli interessi della Sardegna”. Così il portavoce del governatore Ugo Cappellacci ha dichiarato in merito all’ipotesi di taglio della linea. “Le notizie diffuse dall’Autorità portuale pertanto – ha aggiunto Serra – non solo sono prive di logica, ma sarebbe stato sufficiente un semplice passaggio, anche informale, con chi partecipa al tavolo per verificare che sono prive di fondamento. In questo momento la Sardegna non ha bisogno di allarmismi infondati, ma di unità e di impegno costante e concreto”.
Questa mattina l’Autorità portuale del nord Sardegna aveva lanciato un Sos al ministro dei Trasporti Maurizio Lupi per scongiurare, a partire da ottobre, l’ipotesi di taglio della linea trisettimanale Genova-Olbia-Arbatax di Tirrenia. L’appello contenuto in una lettera inviata all’esponente del Governo è firmato dal presidente dell’Authority Paolo Piro. Il numero uno dei porti di Olbia, Porto Torres e Golfo Aranci spiega al ministro che la soppressione della tratta rappresenterebbe un “colpo mortale” per il sistema portuale del nord Sardegna e per Arbatax. “Il dato ultimo sui traffici da e per gli scali del nord Sardegna – spiega Piro – dice che in appena due anni (2010-2012), a causa della crisi economica e della riduzione del 23,5 per cento dei movimenti nave, ha determinato oltre il 36 per cento in meno dei passeggeri in arrivo e partenza, l’equivalente di circa 2 milioni e 100 mila unità, e del 13 per cento sulle merci trasportate su gommato, con una diminuzione sostanziale di un milione di tonnellate in ingresso e in uscita. Cali che stiamo continuando a riscontrare anche nel corso del primo semestre 2013″. Il presidente dell’Authority segnala anche che lo stop provocherebbe notevoli disagi al comparto produttivo isolano. “Centinaia di aziende – argomenta – sarebbero costrette ad affidarsi all’unico collegamento marittimo per Genova attivo sullo scalo di Porto Torres con un pericoloso congestionamento dello stesso e delle arterie stradali, una su tutte la statale Olbia-Sassari, purtroppo alla continua ribalta nelle cronache per gli incidenti mortali”. Piro nella lettera a Lupi esprime preoccupazione anche sulla “drammatica situazione occupazionale degli operatori del porto, in particolare sui dipendenti della compagnia portuale Filippo Conidoni, trentatré dei quali in cassa integrazione da gennaio”.
La decisione, da parte di Tirrenia, di sopprimere la tratta Olbia-Genova dal 1 ottobre, è totalmente inaccettabile e va respinta con assoluta fermezza”. Lo afferma Antonio Satta, segretario nazionale dell’Unione Popolare Cristiana. “Questa eventuale decisione – continua Satta – assesterebbe un altro durissimo colpo alla già fragile economia di tutto il nord Sardegna, che verrebbe privato di un collegamento essenziale e strategico con il nord d’Italia e con l’Europa. “E’ necessario – ribadisce l’esponente dell’Upc – creare un fronte comune fra tutti i soggetti istituzionali del territorio per avviare un serrato confronto con la Regione e con il Governo, affinché si propongano interventi per scongiurare questa sciagurata scelta. La Gallura e il nord della Sardegna – conclude – non possono subire un simile schiaffo, che è irricevibile ma che, probabilmente, nasconde interessi privati facili da intuire”.