Meridiana, si è dimesso Scaramella. Al suo posto arriva Richard Creagh

Roberto Scaramella, l’amministratore delegato di Meridiana fly, si è dimesso questa sera dalla carica dopo un consiglio di amministrazione straordinario. Al suo posto Meridiana ha nominato l’irlandese Richard W. Creagh come amministratore del Gruppo Aviation, con il ruolo di Executive Vice Chairman di Meridiana fly e Air Italy. Il Consiglio di amministrazione di Meridiana fly, presieduto da Marco Rigotti, ha deciso anche la nomina di Colin Smith e di Fabian Bachrach quali Board advisor, mentre Accountable manager sono stati nominati Ivano Pippobello per Meridiana fly e il Comandante Domenico Mazza per Air Italy. Una vera e propria rivoluzione con l’addio a Scaramella e la nomina di tre manager, uno operativo e specializzato nel settore Volo e due esperti di finanza applicata al settore aereo.

L’Aga Khan conferma la procedura di mobilità

Per coloro che hanno pensato per un attimo che le dimissioni (ufficialmente per motivi personali) di Scaramella potessero significare un passo indietro sulla procedura di mobilità per i 1634 lavoratori della compagnia aerea con sede a Olbia, Meridiana – in una nota stampa – ha confermato come “il Consiglio di amministrazione di Meridiana fly, nella sua nuova composizione, in accordo con l’Azionista di controllo ha espresso l’intendimento di accelerare il processo di turnaround del business già positivamente avviato dal precedente management, confermando integralmente la procedura di mobilità coerentemente con quanto già annunciato dall’Azienda”. Si prosegue dunque con la mobilità e la strategia di riduzione drastica del personale, ma per il momento sembra essere scongiurata qualsiasi ipotesi di chiusura, come aveva invece paventato lo stesso Scaramella in una intervista rilasciata domenica sulle pagine del Corriere della Sera. Meridiana comunica infatti che “la riduzione dei costi, il recupero di competitività e la stabilizzazione della situazione finanziaria saranno tra i principali obiettivi per costruire una compagnia aerea migliore e più forte”.

I curriculum dei nuovi manager: da Creagh a Smith e Bachrach

I manager venuti dall’estero, affiancati da un fedelissimo tra i dirigenti sardi storici della compagnia dell’Aga Khan. Questa la nuova strategia dettata direttamente dal principe Karim Aga Khan con la nomina di Richard Creagh come nuovo Executive Vice Chairman di Meridiana Fly e Air Italy, affiancato da Ivano Pippobello.

Richard Creagh vanta una grande esperienza nel settore del trasporto aereo. Dopo una lunga carriera di successo in Aer Lingus, è entrato in Ukraine International Airlines nel 1993, accettando la sfida di sviluppare la compagnia aerea e di trasformarla in una compagnia di bandiera competitiva e redditizia.

Colin Smith, Board advisor di Meridiana Fly e Air Italy, è un affermato professionista in finanza internazionale con molti anni di esperienza nell’industria del trasporto aereo. Per 12 anni, ha lavorato come senior manager nel Regno Unito per il gruppo bancario e di investimenti Charterhouse, occupandosi di sviluppo e strategia a livello Corporate. Nel settore del trasporto aereo, ha fornito consulenza strategica e finanziaria a molte compagnie europee, medio orientali e americane, tra le quali SAS, Iberia, Aer Lingus, TAP, British Airways, Gulf Air, TWA e Ukraine International Airlines. Attualmente è presidente e responsabile della società di consulenza Lacey Smith Ltd.

Fabian Bachrach, Board advisor di Meridiana Fly e Air Italy, è fondatore e manager di Air Finance Corporation, una società basata in Florida e riconosciuta a livello internazionale nel settore della consulenza e del leasing degli aeromobili con attività negli Stati Uniti, in Europa, America Latina e Africa. Come consulente finanziario ha operato per molte compagnie e del trasporto aereo internazionali occupandosi di acquisizione e dismissioni di aeromobili. In precedenza è stato vice presidente Marketing di Guinness Peat Aviation Plc, responsabile delle attività della società in America Latina.

L’ultima intervista di Scaramella: “Non resterò qui a veder morire la compagnia”

Ufficialmente sono dimissioni per motivi personali. Ma l’addio di Roberto Scaramella dal ruolo di amministratore delegato di Meridiana fly e da tutte le altre cariche ricoperte nel gruppo sa tanto di siluramento. Proprio nel bel mezzo di una cruenta battaglia con i sindacati dopo l’annuncio dei 1634 esuberi. Quali sono i motivi dell’addio? Una rottura con l’azionista di riferimento, il fondo Akfed del principe Aga Khan? Non si conoscono i particolari, ma certamente insospettiscono i tempi, a solo due giorni da un’intervista durissima rilasciata domenica da Scaramella sul Corriere della Sera. «Se si preferisce la morte dell’azienda, allora non c’è più bisogno di me». Parole che ogi suonano premonitrici dopo l’annuncio delle dimissioni di Roberto Scaramella. Sul piatto c’è la sopravvivenza della compagnia, seppure in una veste ridimensionata, con 18 velivoli in tutto (Meridiana Fly più Air Italy) e circa mille dipendenti. Dopo che 1.634 colleghi avranno seguito il destino della mobilità.

Un ultimatum forse non gradito dal fondo Akfed

Alla base della rottura potrebbe esserci proprio quell’avviso molto forte lanciato da Scaramella al fondo Akfed nell’intervista al quotidiano milanese. Qualcosa di insolito per uno molto riservato e che ha sempre seguito alla lettera le direttive dell’azienda. Scaramella metteva in dubbio proprio la permanenza nella compagnia, facendo presente al fondo Akfed una necessità cruciale: per andare avanti servono i capitali per ripianare le perdite. Scaramella invitava i sindacati a raggiungere un accordo, ma soprattutto invitava Akfed a mettere altri soldi. “L’altra condizione è il supporto finanziario dell’azionista – dichiarava l’ex amministratore delegato – almeno le perdite devono essere compensate. Certo i due fronti sono legati e il clima di tensione non aiuta». Parole cristalline, fin troppo franche. Altro denaro da mettere nella compagnia, senza la certezza dell’accordo con i sindacati e con all’orizzonte la probabilità di una montagna di cause legali. Forse troppe poche certezze per la permanenza di Scaramella alla guida di Meridiana fly.

Giandomenico Mele

 

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