“Il porchetto sardo all’Expo è un risultato a metà“. A dirlo, Ignazio Cirronis, presidente di Copagri (Confederazione produttori agricoli). Che aggiunge: “Prendiamo atto dell’impegno profuso dagli assessori alla Sanità e allAgricoltura e da alcuni parlamentari sardi, ma la delusione è tanta”.
Dalla Confederazione precisano ancora: “Al porchetto è stato concesso il diritto di cittadinanza solo entro il recinto di Expo. Sono infatti vietate sia la vendita che la commercializzazione all’esterno. Il maialetto, dunque potrà semplicemente essere presentato, ma senza alcuna ricaduta economica per i produttori e per le aziende di trasformazione. Del resto, in nessuna rivendita potrà essere acquistato. Non solo: il prodotto che arriverà a Milano e non sarà utilizzato, dovrà essere smaltito secondo le procedura previste nella categoria 1 della normativa comunitaria, ovvero come fosse materiale altamente pericoloso”.
Quindi la sottolineatura: “Per l’ennesima volta – continua Cirronis – chiediamo una risposta alla nostra domanda: se il prodotto viene termizzato alle condizioni imposte dall’Unione Europea, in modo che possa più trasmettere la peste suina, perché escludere la sua commercializzazione. Ecco perché parliamo di risultato deludente”.