Ritorna in piazza il no agli impianti termodinamici che il gruppo Angelantoni intende realizzare a Villasor e tra Guspini e Gonnosfanadiga, oggi in fase di valutazione ambientale presso il Ministero dell’Ambiente a Roma.
Promuovono la manifestazione del 2 luglio i comitati di Decimoputzu, Gonnosfanadiga, Guspini e Vallermosa, insieme all’associazione ambientalista Italia Nostra Sardegna e alle amministrazioni di Guspini e Gonnosfanadiga guidate dai primi cittadini Giuseppe De Fanti e Fausto Orrù. Prevista anche la partecipazione di Coldiretti Sardegna.
“Quegli impianti occupano estese aree agricole attualmente coltivate dai legittimi proprietari a uliveto, cereali, foraggere e ad allevamento di bestiame, o in riposo produttivo e di rigenerazione dei suoli”, ricordano i promotori della manifestazione che si svolgerà a ridosso della zona in cui dovrebbe sorgere la nuova centrale elettrica.
Comitati, amministrazioni e associazioni ambientaliste hanno anche depositato presso le Procure di Cagliari e Roma un esposto con cui segnalano irregolarità nel procedimento di valutazione di impatto ambientale aperto presso il ministero dell’Ambiente.
“In base alle norme vigenti, il ministero avrebbe dovuto concludere la valutazione entro la fine del 2014”, spiegano le amministrazioni comunali e le associazioni che hanno effettuato la segnalazione. “Inoltre – continuano-, nel corso del tempo, il progetto iniziale è stato stravolto per effetto di reiterate modifiche, che – secondo comitati e amministratori – occorreva invece depositare in un unica soluzione. Tali integrazioni si configurano dunque come una vera e propria revisione di un progetto che per legge in sede di presentazione deve essere definitivo. Quello sottoposto oggi a procedura di Valutazione di Impatto Ambientale è a tutti gli effetti un nuovo progetto completamente modificato e diverso da quello presentato a VIA diversi anni fa”. Ecco perché, anziché riaprire i termini per la presentazione di nuove osservazioni, per il fronte del no il ministero avrebbe dovuto bocciare il progetto.
Nonostante tante integrazioni e modifiche, l’intervento non è in ogni caso compatibile con i territori individuati e infatti già bocciato da numerosi enti. Il sospetto è che nonostante i numerosi pareri negativi ormai collezionati dagli impianti, si voglia proseguire l’iter procedurale fino a trovare un appiglio qualsiasi per giustificare un improponibile parere positivo”, concludono i promotori della manifestazione.
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