Un nuovo modello di governance, la classificazione delle strutture ricettive, l’istituzione di una rete escursionistica e di una rete dei borghi, in generale la tendenza a rendere fruibile l’intero territorio anche per creare le condizioni per un allungamento della stagione. Tutto ciò, nel segno della semplificazione normativa. Sono le novità principali introdotte in materia di turismo dal testo unificato approvato oggi in Consiglio regionale con 42 voti favorevoli. Unico astenuto, il capogruppo dell’Upc, Pier Franco Zanchetta, mentre non erano in aula i tre consiglieri di Art 1. Mdp, in polemica con l’approvazione di un emendamento dell’opposizione che revoca gli incentivi turistici agli albergatori che mettono le loro strutture a disposizione dell’accoglienza dei migranti.
Sul valore della governance ha molto insistito l’assessora al Turismo, Barbara Argiolas. “È l’elemento innovativo più forte, perché – ha spiegato – si fa chiarezza su chi fa cosa attraverso l’istituzione di un nuovo soggetto giuridico, il Dmo (Destination Management Organisation), che si affianca alle Camere di commercio e che mette insieme tutte le strategie di valorizzazione e promozione del comparto”. Altro passaggio fondamentale per l’assessora, “l’istituzionalizzazione del piano strategico per il turismo che la Giunta deve approvare entro sei mesi dal varo della legge, prendendo in considerazione gli indirizzi dei portatori di interesse. C’è poi – aggiunge – il piano operativo della Dmo, ovvero la traduzione del piano strategico in azioni, da comunicare con un anno d’anticipo, così da consentire la pianificazione”.
Il provvedimento approvato classifica le strutture ricettive in tre tipologie: alberghiere, all’aperto (campeggi, villaggi turistici, etc.) ed extralberghiere (B&B, residence, case vacanze, ostelli). Ancora: è prevista la realizzazione della rete escursionista che sarà gestita dall’Agenzia Forestas e di una rete dei Borghi della Sardegna. Tra le prescrizioni per gli operatori viene introdotto l’obbligo di esporre all’esterno la classificazione della struttura, i prezzi, i periodi di apertura, ma anche di fornire i dati sugli arrivi alla Regione e le comunicazioni di pubblica sicurezza alle autorità. Tra le altre cose il testo vieta campeggio libero in tutto il territorio regionale. Quanto alle sanzioni, i controlli saranno affidati ai Comuni e al Corpo forestale regionale. L’abusivismo è punito con multe fino a 12mila euro. “La legge – commenta il presidente della commissione Attività produttive e relatore di maggioranza, Luigi Lotto – arriva dopo 14 mesi di lavoro e confronto con gli stakeholders e dà risposte adeguate a problematiche nuove a cui la legislazione vigente, risalente agli anni ’80, non era più in condizioni di rispondere”.
“La notizia è che oggi il Consiglio regionale ha approvato una legge che tutta la Sardegna del turismo aspettava da 33 anni. – ha commentato il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. Finalmente abbiamo un Testo Unico che accorpa tante norme ed è adeguato ai tempi. Un emendamento frettoloso e approvato in modo improprio non va certo a rovinare tutto quello che c’è di buono: fin d’ora lavoriamo perché sia cancellato e sostituito. I soldi per il turismo devono andare a sostenere l’attività turistica e quando le strutture fanno altro, che si tratti di migranti o di altre attività non strettamente turistiche, sorge un problema che va normato adeguatamente. Ma il tema è serio e non può e non deve essere affrontato con poche righe concentrate solo sul problema di persone nei confronti delle quali abbiamo il dovere dell’accoglienza, e in più passate con la modalità inaccettabile del voto segreto. Siamo consapevoli di dover superare il prima possibile la formula di accoglienza che trasforma, anche se temporaneamente, gli alberghi in strutture ricettive per i migranti: va sostituita con una modalità diffusa, in accordo con i Sindaci dei Comuni, per riuscire nel necessario percorso di integrazione. Ma è un passaggio graduale – ha concluso Pigliaru – che va affrontato con una normativa adeguata alla complessità del problema, cosa che ci impegniamo a presentare in breve tempo”.
“Bene in generale l’aspetto della Governance ed in particolare la creazione della DMO (o Destinazione Sardegna) – ha commentato il presidente di Federalberghi Sardegna Paolo Manca – sperando che non diventi l’ennesimo carrozzone inutile visto in esperienze passate, ma riesca finalmente a dare al turismo un passo ed una velocità adeguati. Bene alcuni passaggi sull’abusivismo, in particolare è stata accolta la nostra proposta dell’inserimento dell’Identificativo Unico Numerico (Iun) che consentirà a tutte le strutture extralberghiere che lavorano in trasparenza ed onestamente di poter avere giusta visibilità nei portali differenziandosi da coloro che fanno accoglienza al di fuori delle norme. Sottolineiamo che questo è l’unico caso in Italia e farà sicuramente da apripista in altre regioni. Adesso attendiamo di leggere la versione definitiva della legge appena licenziata dal Consiglio, ma siamo sicuri che la nuova normativa, se ben applicata e integrata con le corrette disposizioni attuative della Giunta possa dare degli stimoli nuovi al comparto”.