Qualche abbonato non più giovanissimo avrà storto il naso, ma la doppietta di Sancta Susanna e Cavalleria Rusticana andata in scena venerdì sera sul palco del Lirico di Cagliari, e che ha visto il debutto alla regia operistica di Gianfranco Cabiddu, David di Donatello per La Stoffa dei sogni, sarà ricordata come una delle messinscene più riuscite del teatro di via Sant’Alenixedda. Un grande, raffinato lavoro di squadra firmato dai costumi di Marco Nateri, le coreografie di Luigia Frattaroli, le scenografie di Benito Leonori e le luci di Vincenzo Carpineta, lungamente applaudito dal pubblico in sala grazie anche alla vibrante direzione musicale di Marco Angius.
Sancta Susanna, l’opera di August Stramm su musiche di Paul Hindemith in prima esecuzione sul palcoscenico cagliaritano (bella e brava Tania Kuhn nel ruolo della protagonista), ha una storia segnata da accuse di oscenità e blasfemìa a causa della trama che tocca tematiche ancora oggi scottanti: religiosità e misticismo, emancipazione sessuale e censura morale, ma che Cabiddu è riuscito a trasformare in venticinque minuti carichi di sensualità mai volgare e scabrosa. Anche Cavalleria Rusticana, celebre novella di Giovanni Verga su libretto di Pietro Mascagni, che si apre con uno struggente filmato in bianco e nero a sottolineare la provenienza cinematografica del regista, ha suscitato emozione e coinvolgimento grazie all’appassionante prova dell’orchestra e del Coro del Lirico, decisamente in gran spolvero, e alla voce di Tiziana Caruso (Santuzza), applauditissima. Si replica questa sera e domani, poi altre cinque recite fino al 27 maggio. (don.perc.)
Foto Priamo Tolu