Durante la 50.ma edizione di Marmomacc a Verona l’Associazione Nazionale Le Donne del Marmo conferirà il “Premio Donna del Marmo 2015″ allo scultore sardo Pinuccio Sciola per il suo importante contributo alla storia della scultura.
Il marmo e il mondo femminile sono riuniti dal 2006 nell’Associazione Nazionale Le Donne del Marmo ed ogni anno dal 2007 l’Associazione conferisce un riconoscimento, il Premio Donna del Marmo, a chi abbia contribuito con la propria arte, professionalità o dedizione alla diffusione dell’utilizzo del “marmo”.
«Pinuccio Sciola attraverso le sue opere ed in particolare attraverso le sue “Pietre Sonore” riesce a testimoniare ed a lasciare un messaggio profondo di speranza e di pace in un perfetto legame tra l’opera della natura e quella dell’uomo – afferma Debora Botteon Alberti, presidente dell’Associazione – e Sciola ha fatto scoprire e sentire la voce della pietra. Ha avuto la grande intuizione di incidere calcari e basalti, evidenziando così la potenzialità acustica dei materiali. La carezza dello scultore sulle pietre libera suoni poetici, soavi, sordi, profondi che rimandano all’acqua e al fuoco, al vetro o al metallo. Suoni che risvegliano memorie primordiali, la natura viva, duttile e materna della Madre Terra ed è come se le pietre custodissero l’intera storia dell’umanità».
La scultura con Pinuccio Sciola diventa uno strumento inedito ed inimmaginabile e la sonorità della pietra libera la sua anima in un emozionante intreccio tra le diverse discipline artistiche dove gli elementi dialogano, si confrontano, si trasformano, si riflettono. Egli realizza una nuova forma di espressione dell’arte, rendendo il contesto denso di emozione e sentimento, ma anche di una certa spiritualità. Con le sue pietre sonore Pinuccio Sciola è scultore ma anche sciamano. È uomo, ma anche pietra. È l’uomo nato dalla pietra.
Un talento autentico, un animo puro, sincero, un eterno ragazzo che ha trasformato il suo paese natìo, San Sperate, in un paese-museo, rendendolo conosciuto a livello internazionale. San Sperate è divenuto infatti un laboratorio di creazione e di confronto e richiama numerosi artisti da tutto il mondo, che lasciano nel paese-museo il loro contributo. Notevole è inoltre la disponibilità di Pinuccio Sciola a comunicare la sua visione della vita, dell’arte, a trasmettere la passione per il proprio lavoro, e soprattutto a condividere tutto questo soprattutto con i giovani.
«Per Le Donne del Marmo – continua la Presidente – Pinuccio Sciola rappresenta la persona che con passione, impegno forza e amore rivela profondi valori, ma soprattutto il rispetto della vita che scorre nelle pietre. Un grande uomo e un grande artista, autorevole ambasciatore sardo e italiano dell’arte scultorea nel mondo, a cui Le Donne del Marmo riconoscono quest’anno il “Premio Donna del Marmo”».