Marco Minoja, soprintendente archeologo della Sardegna, ha risposto alle polemiche sollevate qualche giorno fa da un’inchiesta giornalistica che collocava il Museo Archeologico di Cagliari tra gli ‘orrori italiani’ della cultura. Lo ha fatto con una lettera indirizzata alle testate Repubblica.it e L’Espresso che avevano pubblicato l’articolo.
“Gentile Direttore – ha scritto Minoja – un articolo apparso su Repubblica.it e sull’Espresso associa l’immagine simbolo del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, le statue nuragiche di Mont’e Prama, all’inequivocabile titolo ‘Ecco gli orrori dei musei italiani’. È sempre prezioso ricevere critiche costruttive, sulla base delle quali cerchiamo di migliorare l’offerta al pubblico del nostro museo; ma per fortuna non tutti vedono così il Museo di Cagliari.
“Stupendo!!!” scrive Candida, da Tuili.
“Interesting history” ci dice Kate, da Vancouver.
“Me parece muy interessante, me ha gustado mucho”, così Claudia, dalla Spagna.
“Straordinaria collezione e davvero ottimi l’allestimento e i testi che accompagnano i Giganti di Mont’e Prama” è un commento, anonimo, del 6 agosto.
“Complimenti per la mostra e per tutto lo spazio espositivo, molto curato e ben organizzato. Grazie” conclude Adele.
“Visiting this fabulous museum after touring through Sardinia for three weeks produces like a synthesis of archaeological approaches and current knowledge about the Island’s past. Bravissimo” il complimento superlativo, in italiano, viene da Christoph dell’Università di Zurigo.
“El museo està muy bien hecho. Nos ha trasladado a una epoca anterior” questa l’esperienza di Rosario, da Se villa.
Sono solo alcuni dei molti, internazionalissimi commenti, lasciati spontaneamente sul libro a disposizione dei visitatori di questo museo, che negli ultimi cinque anni ha rappresentato un elemento strategico nelle attività della Soprintendenza che ho la fortuna di dirigere.
E so che questi apprezzamenti sono motivati. Il museo ha una collezione straordinaria, alla cui migliore esposizione lavoriamo ogni giorno in ogni settore di attività museologica e museotecnica. Lavoro gratificato dalla progressiva crescita di visitatori nel corso degli ultimi anni.
Un intero piano è stato completamente riallestito nel 2014 con l’esposizione delle statue di Mont’e Prama; ha una didascalizzazione integralmente rinnovata e bilingue; grafica e allestimento sono stati affidati a studi di progettazione all’avanguardia nel loro settore.
A disposizione dei visitatori in questa sezione esiste un sistema interattivo di fruizione delle statue, messo a punto grazie a una collaborazione con il CRS4, centro all’avanguardia mondiale nel visual computing. Il sistema creato dai nostri colleghi nella ricerca si basa sulla più grande banca dati al mondo di punti rilevati su beni culturali; il nostro progetto grazie a loro ha vinto premi internazionali. Il rinnovo dell’intero percorso espositivo e la relativa presentazione al pubblico sono oggetto di una ricerca sostenuta da un assegno dell’Università di Cagliari.
Il personale del museo si distingue, nella stragrande maggioranza, per impegno e abnegazione; la direzione del museo ha saputo assicurare orari di apertura al pubblico tra i più ampi d’Italia. L’offerta didattica coinvolge migliaia di ragazzi delle scuole sarde, in città e sul territorio. Le nuove leve di assistenti alla vigilanza hanno curriculum di assoluto valore, dottorati di ricerca in archeologia e collaborazioni con università italiane e straniere; molti di loro hanno qualificazione ed esperienza paragonabili a quella di altri archeologi, a cui il Ministero ha riconosciuto competenze dirigenziali alla guida dei più importanti musei italiani. Il Museo è tra i pochi che in questi anni si sia riuscito a dotare di un bookshop e di un negozio di gadget, in attesa delle gare nazionali per l’affidamento dei servizi aggiuntivi; servizi per i quali ha stipulato un protocollo di intesa con altri quattro musei cagliaritani di altre amministrazioni, attivando il primo bando in Italia per l’affidamento di servizi in project financing condiviso da quattro enti diversi, caso scuola presentato nei corsi di formazione dello stesso Ministero. Inoltre è risultato vincitore nel 2014 di un contest on line tra diversi musei italiani, vedendo finanziato il proprio progetto di accessibilità totale. Finanziamento che insieme ai fondi CIPE e ad altre programmazioni straordinarie stanno consentendo di migliorare ulteriormente l’offerta del Museo. Questi sono i dati di fatto, sui quali avrò in qualunque momento il piacere di discutere e di approfondire con il vostro molto impressionabile cronista”.