Una decina di persone indagate dalla Procura fra cui il sindaco di Villasimius, Gianluca Dessì, e buona parte della sua maggioranza con l’accusa di abuso di ufficio. Fra loro anche alcuni investigatori delle forze dell’ordine sospettati di aver ‘passato’ notizie sulle indagini che vedono coinvolti gli amministratori del centro costiero.
Sono tutti finiti nel fascicolo del sostituto procuratore di Cagliari Giangiacomo Pilia per una variante edilizia approvata in Consiglio comunale che ha modificato la volumetria di alcune aree ritenute a rischio frana alto o moderato. In queste aree, secondo l’ipotesi accusatoria, ci sarebbero anche i terreni di alcuni familiari del sindaco.
Giovedì scorso il pm Pilia – come anticipato dai quotidiani sardi – ha inviato la Guardia di Finanza in Municipio per recuperare le pratiche edilizie finite sotto la lente della Procura. In quell’occasione sono state consegnate le informazioni di garanzia al sindaco Dessì, al vice e a componenti della giunta e della maggioranza.
L’inchiesta sarebbe solo alle prime fasi: al termine delle perquisizioni i militari hanno anche scoperto che alcuni indagati avevano contatti con ‘talpe‘ presenti in ambienti investigativi che avrebbero indicato notizie sul lavoro degli inquirenti. I quali hanno sequestrato, durante la perquisizione, anche carte relative a dei chioschi realizzati vari anni fa lungo il litorale di Villasimius. Tutto il materiale ora, compresi i pc, saranno esaminati dagli esperti della Finanza. Non tutti i componenti della Giunta, in ogni caso, sarebbero finiti nel registro degli indagati, ma solo quelli che hanno approvato la delibera su cui stanno lavorando gli investigatori della Procura che avrebbe aperto il fascicolo a seguito di un dettagliato esposto anonimo.