È stato un consulente dell’accusa a tenere banco oggi nella nuova udienza del processo sui cosiddetti ‘veleni’ di Quirra nel poligono militare di Perdasdefogu. Il professor Evandro Lodi Rizzini, ordinario di Fisica all’Università di Brescia, ora in pensione, interrogato dai Pm Biagio Mazzeo e Daniele Loi, ha confermato davanti al giudice monocratico del tribunale di Lanusei, Nicole Serra, i contenuti della relazione effettuata a suo tempo, a seguito dell’inchiesta avviata nel 2011. L’esperto ha raccontato della presenza di sostanze radioattive all’interno del poligono “ma il torio – ha precisato – è stato trovato solo nei punti in cui esplodeva la bomba, non vi era una sua presenza diffusa”. Dalle ricerche dello scienziato è emersa inoltre la presenza di sostanze tossiche nell’ambiente circostante, come arsenico e piombo, che hanno contaminato anche gli esseri viventi.
Il fisico, dopo aver risposto per quattro ore e mezzo alle domande dei Pm, sarà sottoposto al contro esame delle parti nell’udienza fissata per il 17 maggio prossimo. Sentito in aula, oggi, anche l’anatomopatologo Roberto Marcialis, incaricato a suo tempo dalla Procura degli accertamenti tecnici irripetibili sulle salme dei pastori morti per tumore. Il consulente si è limitato a confermare le modalità con cui sono stati riesumati i cadaveri ed effettuati i prelievi. Il processo vede alla sbarra i comandanti che hanno guidato il Poligono dal 2004 al 2010, Fabio Molteni, Alessio Cecchetti, Roberto Quattrociocchi, Valter Mauloni, Carlo Landi e Paolo Ricci, e i comandanti del distaccamento dell’Aeronautica di Capo San Lorenzo, Gianfranco Fois e Francesco Fulvio Ragazzon. Tutti sono accusati di omissione aggravata di cautele contro infortuni e disastri perché non avrebbero interdetto al pubblico le zone a rischio. Il processo è stato aggiornato al 24 aprile.