“L’offerta alberghiera in Sardegna è in gran parte obsoleta: su questo sono tutti d’accordo. Ebbene, l’articolo 31 del nostro Ddl cerca di dare una prospettiva di sviluppo, naturalmente nel rispetto dell’ambiente e del dettato del Piano paesaggistico regionale, che peraltro già lo prevedeva. Non possiamo cullarci sul boom di arrivi originato dalle tensioni internazionali nel Mediterraneo: prima o poi dovremo fare i conti con la qualità della nostra offerta ricettiva. La soluzione non può esser certo quella delle seconde case che sono troppe e non offrono risposte adeguate”. Lo dice, replicando a Cgil e Legambiente (leggi), l’assessore dell’Urbanistica, Cristiano Erriu, che ha partecipato con l’assessore del Turismo, Barbara Argiolas, al convegno ‘Il futuro del turismo sostenibile-La qualità del lavoro come elemento di competitività’ organizzato da Filcams Cgil a Cagliari.
“Sostenibilità e sviluppo sono temi scivolosi e complessi, che talvolta creano contrapposizioni anche all’interno degli stessi enti pubblici, dei partiti e persino delle organizzazioni sindacali, che legittimano posizioni differenti e contrapposizioni talvolta accese – precisa Erriu -. Tutte le posizioni sono legittime, però la politica ha il compito di trovare una sintesi che tuteli il bene collettivo e assicuri condizioni reali di sviluppo. Non possiamo fingere che non ci siano problemi. È facile parlare di decrescita felice nelle aree più ricche: in altri territori la realtà ci mostra decine di migliaia di disoccupati del settore industriale e tantissimi giovani che scappano dalla Sardegna perché non ci sono nuove opportunità di lavoro – sottolinea Erriu – qui, più che di decrescita felice, è più corretto parlare di decadenza infelice”. Secondo l’assessore Argiolas, “il turismo è un’industria sempre più complessa e occorre che anche l’assessorato cambi il proprio ruolo e diventi regia strategica dei progetti che si realizzano sul territorio. La nuova legge regionale sul turismo va in questa direzione.