Oggi, sabato, l’Unione sarda non è in edicola. La decisione è stata assunta dai giornalisti dopo la sospensione dal lavoro di un collega, Nando Mura, per cinque giorni.
La sospensione è legata una segnalazione inviata da una collega di Mura, Francesca Figus, su un episodio spiacevole intercorso tra i due. I fatti sarebbero accaduti circa un mese fa, alla presenza di altri tre giornalisti. Questi ultimi si sono espressi a favore di Mura, parlando di un semplice equivoco, ma l’azienda ha ritenuto veritiera la versione fornita da Figus, figlia del direttore del quotidiano, Paolo.
Un primo tentativo di conciliazione era stato avviato dal Comitato di redazione e dall’Assostampa, attraverso vari incontri con l’azienda e i vertici del giornale. Fino ad oggi si pensava che tutto si sarebbe risolto con un chiarimento tra le parti ma evidentemente le cose sono andate diversamente: oggi Nando Mura ha ricevuto la lettera dell’azienda con cui si comunicava la decisione di sospenderlo dal lavoro per cinque giorni. Una ‘pena’ ritenuta dall’Assostampa assolutamente sproporzionata.
Da qui la decisione dei colleghi di incrociare le braccia. E’ verosimile che il Comitato di redazione pubblichi sull’accaduto un comunicato ufficiale nell’edizione del giornale in edicola domani.
Il clima all’interno dell’Unione sarda diventa così ancora più teso, dopo la vertenza avviata dai giornalisti poco meno di un anno fa per chiedere all’editore un cambio di rotta. Tra i problemi più sentiti c’è il mancato rinnovo dei contratti ai giornalisti a termine, con un notevole aggravio di lavoro per i colleghi rimasti in redazione e i dubbi sugli investimenti, orientati più al settore immobiliare che all’informazione.