Ambientalisti sul piede di guerra dopo l’ennesimo sequestro di serre fotovoltaiche create solo per ottenere contributi statali. “Prima le finte serre fotovoltaiche di Su Scioffu a Villasor, poi quelle di Giave e adesso le finte serre di Ozieri balzano agli onori delle cronache. Il sequestro di questi impianti e di ingenti quantità di denaro relative ai profitti generati, oltre all’accusa di truffa aggravata nei confronti dei dirigenti delle società che gestiscono gli impianti, confermano, ancora una volta, la fondatezza delle denunce e dei ricorsi presentati dal Comitato S’Arrieddu per Narbolia insieme alle Associazioni Adiconsum e Italia Nostra Sardegna contro questi impianti”, è quanto sostiene il Comitato S’Arrieddu che va all’attacco all’indomani del sequestro di due serre a Ozieri.
“Di fatto le serre installate in Sardegna sono delle semplici strutture metalliche a sostegno di pannelli fotovoltaici. Si tratta in effetti – ha sottolineato il Comitato – di veri e propri impianti industriali per la produzione di energia elettrica, escogitati come ovvi escamotages alla norma che vieta l’installazione dei pannelli fotovoltaici su grandi estensioni di suolo agricolo. Pertanto, oltre ad essere stati abusivamente ubicati in area agricola, percepiscono incentivi dal Conto Energia grazie a una indebita posizione di vantaggio nella graduatoria nazionale degli incentivi statali, in danno di coloro che avrebbero avuto diritto in quanto in possesso di titolo legittimamente conseguito”.