C’è anche un piccolo tesoro sardo tra i 5500 reperti archeologici recuperati di recente dai carabinieri del Corpo Tutela Patrimonio Culturale: sono 39 bronzetti nuragici realizzati dai nostri antenati in piena Età del Ferro, sottratti illegalmente dagli scavi e destinati al mercato clandestino.
I bronzetti, ritrovati all’interno di quella che è considerata la più importante operazione di salvataggio di beni archeologici italiani, sono da oggi in mostra all’interno di ‘La Memoria Ritrovata’ – L’Arma e lo scrigno dei tesori recuperati‘, esposizione temporanea allestita in Cittadella dei Musei a Cagliari, inaugurata questa mattina alla presenza del ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini e visitabile fino al 15 ottobre prossimo.
Accanto ai capolavori dell’arte moderna e contemporanea (tra gli artisti ci sono Raffaello Sanzio, Il Guercino, Van Gogh, Gauguin, Tiepolo), in Cittadella dei Musei sono esposti tanti reperti archeologici provenienti da scavi clandestini in Campania, Lazio e Sardegna. E proprio di fattura sarda, per la precisione nuragica, sono le 39 figurine in bronzo: nella collezione compaiono riproduzioni di cervi, bovini, mufloni e altri piccoli animali, rappresentazioni umane come gli offerenti che portano doni (focacce, animali), sacerdoti e figure legate a rituali religiosi. Ci sono anche alcuni oggetti: una cesta con coperchio, una cornucopia, una navicella con protome taurina e dei piccoli pugnali.
Francesca Mulas
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