È stata condannata ad un anno di reclusione, con sospensione della pena, suor Maura Chessa, 71 anni, l’ex direttrice della Casa della Letizia di Tempio Pausania accusata di maltrattamenti nei confronti di alcuni disabili, ospiti della struttura.
Si è concluso così, davanti al Gup Marco Contu, il processo celebrato con il rito abbreviato nei confronti della religiosa finita nel 2011 al centro di una complessa indagine, insieme a due collaboratori, avviata dai carabinieri a seguito di alcune segnalazioni. Il fascicolo era stato arricchito anche dalle immagini delle telecamere posizionate all’interno della struttura e che avevano ripreso, per mesi, l’attività dei pazienti e degli operatori.
Nonostante la suora abbia sempre respinto le accuse, e abbia cercato di spiegare come i suoi fossero metodi correttivi su pazienti difficili, il giudice l’ha condannata a dodici mesi di reclusione. I suoi due collaboratori, invece, erano stati prosciolti nella fase delle indagini preliminari.
La religiosa venne sollevata dall’incarico dalla curia vescovile per tutelarne la dignità e garantire serenità
all’interno dell’istituto di ricovero, uno dei centri di eccellenza cittadini dove, da oltre mezzo secolo, trovano
ospitalità persone affette da turbe psichiche.
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