Le terme per rilanciare il territorio e creare “una nuova ripartenza, con uno slancio che guardi al domani”. Sardara è un paese del Medio Campidano noto soprattutto per le sue acque rinomate: appartengono alla classe bicarbonato-alcaline, sono ipertermali e sgorgano in superficie da cinque sorgenti. In paese esistono due strutture: una, la più antica, è nata nel 1898 ed è gestita da privati (Antiche Terme). Accanto ad essa venne costruita un’altra struttura alla fine degli anni novanta, in questo caso di proprietà del Comune. È rimasta aperta dal 2001 al 2009 facendo registrare anche 18.000 presenze annue, con i fine settimana sempre stracolmi di turisti. Poi, dopo una serie di bandi che non sono andati a buon fine e alcuni contenziosi tra comune e imprenditori, la struttura è rimasta chiusa. Almeno fino ad oggi. Il sindaco di Sardara Giuseppe Garau vuole riaprirla e farne uno strumento di rilancio del paese, in sinergia con i beni culturali del luogo, le strutture ricettive del paese e con la posizione privilegiata del comune, che si trova a due passi dalle spiagge della Costa Verde.
Il Comune ha pubblicato un bando di gara per la gestione della struttura, dotata di 52 camere per un totale di 102 posti letto e di due piscine (una interna ed una esterna). “Le terme hanno un valore enorme per il nostro territorio”, commenta il sindaco. “Il nostro interesse è quello di affidarle a chi ha capacità tecniche ed economiche per una durata tale che possa consentire di fare investimenti e ottenere profitti. In questo modo avremmo a Sardara due strutture aperte con 270 posti letto: il comune del Medio Campidano con la maggiore capacità ricettiva di tutto il territorio”. Nello specifico il bando prevede, tra l’altro, un canone di affitto più basso rispetto al passato (si passa da 180mila euro a 119mila), una durata della concessione più lunga (da 15 a 20 anni) che permetterà di ammortizzare le manutenzioni straordinarie a carico del gestore. Il rilancio della struttura sarà accompagnato da un lavoro di valorizzazione di tutto quello che può offrire il paese, dal centro storico al paesaggio, attivando ulteriori servizi per il turismo. “Nel 2006, anno di punta, registrammo 40.000 presenze. Ci sono le condizioni per unire le energie del paese alla potenzialità delle terme, rilanciando il territorio”.