Un protocollo d’intesa da 55 milioni di euro fra il comune di Cagliari e Regione per la “rigenerazione urbana” del capoluogo: una fetta di questi finanziamenti, 15 milioni, sarà utilizzata per l’edilizia popolare a Is Mirrionis e San Michele con il recupero di alcuni stabili. L’accordo è stato siglato questa mattina dall’assessore regionale della Programmazione, Raffaele Paci, e dal sindaco, Massimo Zedda. Non solo ristrutturazioni, col riuso anche dell’hangar del quartiere e alloggi, ma il programma prevede anche interventi “sociali” per aiutare la nascita di nuovi posti di lavoro. “Si tratta di un programma – ha spiegato Paci – che riguarda tre grandi aree urbane come quelle di Cagliari, Sassari e Olbia. In particolare Cagliari è individuata anche come Autorità urbana nel Programma operativo nazionale Metro”. Per quanto riguarda questo intervento, finanziato con 40 milioni, sono previste quattro “azioni”: agenda digitale metropolitana (banche dati), mobilità ciclopedonale, illuminazione pubblica, telecontrollo e telegestione e social innovation (ad esempio autogestione dei palazzi comunali da parte dei condomini). “Siamo intervenuti – ha detto il sindaco Zedda – su Sant’Elia e stiamo intervenendo anche su San Michele e Is Mirrionis: queste misure sono coordinate con altre già in corso”. Per quanto riguarda il programma di Is Mirrionis previsti anche il recupero di strutture pubbliche esistenti per realizzare servizi di cura socio-sanitaria e il miglioramento della qualità degli spazi di vita nel quartiere.
Non solo: fondi in arrivo anche per progetti di riqualificazione delle aree urbane di Sassari e Olbia. Per i centri del nord Sardegna sono previsti due “pacchetti” da quindici milioni ciascuno con caratteristiche analoghe ai progetti già programmati per Cagliari: recupero di vecchi stabili e azioni rivolte all’inclusione sociale soprattutto nei quartieri più difficili. “È un momento di forte innovazione – ha spiegato l’assessore regionale della Programmazione Raffaele Paci riferendosi al protocollo d’intesa siglato questa mattina con Cagliari – Siamo i primi in Italia a fare programmazione unitaria, a mettere insieme le risorse, a intervenire sulle aree urbane e le zone interne e a raccordare il tutto con i programmi nazionali del Pon Metro”. Un punto di partenza. “Questo protocollo – ha sottolineato l’esponente della Giunta Pigliaru – viene preso ad esempio anche da altre realtà che si sono dimostrate molto interessate a procedere sulla stessa strada. Nella programmazione precedente con i fondi europei abbiamo aperto molti cantieri, fatto interventi infrastrutturali sulle strade e sugli apparati tecnologi”. Il direttore del Centro Regionale di Programmazione, Gianluca Cadeddu, ha messo l’accento proprio sull’inedita collaborazione fra due amministrazioni, quella regionale e quella comunale. “Credo che siamo le uniche amministrazioni in Italia a collaborare prima dell’approvazione del programma da parte di Bruxelles, anzi le altre neanche si parlano, per decidere cosa fare e come farlo. Abbiamo una grande responsabilità rispetto a queste risorse &ndash ha ricordato Cadeddu &ndash dobbiamo usarle rispettando i tempi e usarle bene, e per questo è fondamentale la collaborazione: perché altrimenti i soldi che si perdono, quelli che non vanno a Cagliari, non è che vengono dirottati altrove, se ne tornano a Bruxelles”.