“Spero che i rom entrino a derubarti e i neri a usare violenza contro di te”: dopo il caso della giornalista di Sardinia Post per la quale si invocava lo stupro a seguito di un’inchiesta sul neofascismo, ecco un altro ‘augurio’ di pessimo gusto affidato a Facebook.
Destinataria del messaggio è oggi Claudia Aru, insegnante di Villacidro e cantante molto conosciuta nell’isola, ‘colpevole’ di aver scritto un post pubblico contro il razzismo e i razzisti: “Spero che i rom entrino a derubarti e i neri a usare violenza contro di te, sei una perbenista del cazzo e per quest’ l’Italia sta andando in malora e tu sei parte di una criminalità organizzata di stato” la risposta scritta in serata da tale Francesco Cloridani, sassarese e residente a Bologna. L’inquietante messaggio è stato poi rimosso dall’autore che ha pure inviato le sue scuse, sostenendo di aver scritto di impulso e spinto dalla disperazione per aver perso il lavoro.
Troppo tardi: il post con gli insulti in pochi minuti ha avuto una grande eco sul web grazie soprattutto alla popolarità della Aru, nota per la sua musica e i numerosi concerti dal vivo che negli ultimi anni ha tenuto in tutta la Sardegna. Tantissimi i messaggi di solidarietà e la condanna per parole cariche di odio e impregnate di razzismo.
“È vero, l’autore del post mi ha chiesto scusa – ha commentato Claudia Aru – Ma le scuse non mi servono: non penso a me, ma all’odio e al male che riusciamo a provare per estranei, solo per come la pensano. Vedo quanta intolleranza c’è tra noi e quanto i tempi che viviamo sono bui. La vera crisi è nel nostro cuore, altroché. C’è così tanto bisogno di umanità, a partire dal nostro quartiere. Lavoriamo in questo senso, che le energie sono preziose”. Desolazione ma anche speranza nella riflessione della Aru: “Mi auguro che questa esperienza gli serva per capire che esiste un limite e che ci si deve prendere le responsabilità delle proprie azioni”. Il profilo Facebook a nome Francesco Cloridani è ancora on line: l’autore, oltre a pubblicare foto e notizie del gruppo in cui suona la batteria, la ‘Gringos Band’, condivide tantissimi post contro gli immigrati e invocazioni alla violenza.